Vuoi andare in pensione nel 2025? In attesa delle nuove regole, ecco quali sono i requisiti confermati.
Chi sta pianificando l’uscita dal lavoro ha necessità di conoscere le regole per andare in pensione nel 2025. Tuttavia, per conoscere esattamente quali saranno bisognerà attendere che inizino i lavori per la prossima legge di Bilancio 2025 (le discussioni inizieranno subito dopo l’approvazione della nota di aggiornamento al Def, in programma a settembre), con la quale verrà fatta chiarezza sul destino delle misure di pensionamento in scadenza.
In particolare, il governo deve rispondere alla domanda su cosa ne sarà di Quota 103, nonché se ci sarà la possibilità di passare a Quota 41 per tutti. Da questa decisione potrebbe dipendere il destino di migliaia di lavoratori, ossia di quelli che nel 2025 non maturano i requisiti richiesti dalla legge Fornero e quindi sperano in nuove forme di pensionamento anticipato.
Per le ragioni appena spiegate, però, non possiamo rispondere alla domanda su quali sono le “nuove” regole per l’accesso alla pensione, anche perché non è detto che ci saranno. Il governo, infatti, potrebbe semplicemente mantenere le cose come sono oggi, provvedendo alla proroga delle misure in scadenza come l’Ape Sociale e Opzione Donna.
Ma attenzione, perché nonostante l’incertezza è comunque possibile farsi un’idea su come si va in pensione nel 2025 visto che la legge Fornero non verrà certamente modificata.
Pensione di vecchiaia, anticipata; queste non subiranno alcuna variazione, complice anche il fatto che sulle aspettative di vita non c’è stata una crescita tale da comportare l’aumento dell’età pensionabile.
A tal proposito, in attesa delle possibili nuove regole per andare in pensione, vediamo quali sono quelle confermate così da potersi fare un’idea rispetto a chi è certo che il 2025 sarà l’anno in cui smetterà di lavorare. Informazioni che puoi approfondire iscrivendoti al nostro corso su come pianificare la pensione.
Pensioni, con questi requisiti ci vai sicuramente nel 2025
Come anticipato, nel 2025 non sono attese novità significative per le pensioni, con la legge Fornero che nonostante i proclami di una parte della maggioranza non dovrebbe essere toccata.
A ciò va aggiunto che nonostante il prossimo anno fosse in programma un aggiornamento dei requisiti per la pensione con le speranze di vita, è stata scongiurata una variazione in quanto non c’è stata una variazione tale da giustificare un incremento dell’età pensionabile.
Ciò significa che possono andare in pensione tutti coloro che soddisfano i requisiti indicati nella seguente tabella.
Opzione di pensionamento | Contributi versati | Età anagrafica | Importo pensione maturata | Altri requisiti |
---|---|---|---|---|
Pensione di vecchiaia | 20 anni (15 anni per chi soddisfa le condizioni per accedere alle deroghe Amato) | 67 anni | Almeno pari all’importo dell’Assegno sociale, ma solo se non ci sono contributi maturati prima del 31 dicembre 1995 | |
Pensione di vecchiaia | 30 anni | 66 anni e 7 mesi | --- | Essere lavoratori gravosi |
Pensione di vecchiaia | 5 anni, ma tutti maturati dopo il 1996 | 71 anni | --- | --- |
Pensione di vecchiaia | 61 anni gli uomini, 56 anni le donne | 20 anni | --- | Riduzione della capacità lavorativa di almeno l’80% |
Pensione anticipata | 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne | --- | --- | --- |
Pensione anticipata | 20 anni, ma tutti maturati dopo il 1996 | 64 anni | Almeno pari a 3 volte l’importo dell’Assegno sociale, 2,8 volte per le lavoratrici con 1 figlio, 2,6 volte per quelle con almeno 2 | --- |
Quota 41 | 41 anni, di cui almeno 12 mesi maturati entro il compimento dei 19 anni | --- | --- | Bisogna essere disoccupati, invalidi (almeno al 74%), caregiver, lavoratori usuranti o gravosi. Inoltre, ne sono esclusi i contributivi puri |
Quota 97,6 | almeno 61 anni e 7 mesi | almeno 35 anni | --- | La somma tra età e contributi deve dare 97,6. Questa misura inoltre è riservata ai soli lavoratori usuranti |
Le incognite
Ci sono poi le incognite, per quanto ad esempio per l’Ape Sociale tutto lascia pensare a una conferma con i requisiti attuali. Il cosiddetto anticipo pensionistico è in scadenza a fine 2024 ma il governo non dovrebbe avere problemi a trovare le risorse per confermarlo, specialmente dopo l’incremento del requisito anagrafico scattato con l’ultima legge di Bilancio.
Anche nel 2025 quindi disoccupati, invalidi (almeno al 74%), caregiver e gravosi possono smettere di lavorare all’età di 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi (6 in più per i gravosi) percependo nel contempo un’indennità sostitutiva di pensione (senza alcuna penalizzazione futura).
Maggiori incognite ci sono per Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) che il governo vorrebbe sostituire con Quota 41 per tutti (togliendo quindi il limite di età). Un’operazione che dipenderà dalle risorse a disposizione del governo.
Difficile anche immaginare un destino per Opzione donna, misura che il governo ha nuovamente ritoccato nel 2024 consentendo l’accesso alle sole lavoratrici con almeno 61 anni (con la possibilità di ridurre questo requisito di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni) che sono invalide, caregiver o licenziate (o in corso di) da grandi aziende.
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