Pensioni, ecco i nomi di chi riceve l’aumento a settembre

Simone Micocci

27/08/2024

Pensioni, con la pubblicazione del cedolino di settembre vengono svelati i nominativi di chi sta per ricevere il rimborso Irpef.

Pensioni, ecco i nomi di chi riceve l’aumento a settembre

L’Inps, con la pubblicazione del cedolino di settembre, ha svelato i nominativi dei pensionati che ricevono l’aumento riconosciuto a seguito del conguaglio Irrpef.

Laddove dalla dichiarazione dei redditi, presentata con modello 730/2024 (se non lo avete ancora fatto c’è tempo fino al 30 settembre) con indicato l’Inps come sostituto d’imposta, ne sia risultato un credito Irpef, ossia delle imposte versate in più nel corso del periodo d’imposta precedente (2023), allora l’Inps provvede al rimborso in un’unica soluzione direttamente nel cedolino di pensione.

A tal proposito, una parte di pensionati ha già ricevuto il suddetto rimborso, con relativo aumento della pensione, già ad agosto: si è trattato però esclusivamente di coloro che hanno inviato la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio, mentre per chi ha aspettato un secondo momento c’è da avere un po’ di pazienza.

È proprio l’Inps nell’apposita guida relativa al cedolino di settembre a svelare quali sono i pensionati che ricevono l’aumento con il prossimo pagamento, informazione che poi ovviamente è possibile controllare direttamente dal proprio cedolino che ricordiamo è online già da qualche ora e può essere consultato nell’area personale MyInps.

Pensione che, ricordiamo, verrà messa in pagamento il prossimo lunedì 2 settembre, non il primo del mese in quanto si tratta di una domenica.

Dove consultare il cedolino online e scoprire se spetta l’aumento della pensione

Già qualche giorno prima del pagamento della pensione l’Inps mette a disposizione dei pensionati il cedolino con tutte le istruzioni per leggerlo correttamente.

L’unico modo per consultare, ed eventualmente scaricare, il cedolino è quello di farlo online dal sito dell’Istituto, facendo l’accesso all’area personale MyInps utilizzando le credenziali Spid, o in alternativa Cie (Carta d’identità elettronica, tenendo con sé il Pin) e Cns (Carta nazionale dei servizi).

Una volta effettuato l’accesso, dal menù iniziale è disponibile il servizio “Cedolino pensione e servizi collegati” (in alternativa potete cliccare qui), dove appunto puoi consultare i cedolini mensili della tua pensione e verificare l’importo lordo che si percepisce e le voci che le compongono.

Chi ha diritto all’aumento sulla pensione di settembre

Come anticipato, hanno diritto all’aumento della pensione di agosto i contribuenti che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi con modello 730/2024 dichiarando come sostituto d’imposta l’Inps, chiedendo quindi che sia l’Istituto a occuparsi di eventuali rimborsi o trattenute nel caso in cui ne sia risultato un credito o un debito Irpef.

Tuttavia, le tempistiche di accredito seguono quelle di invio della dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, inviare il modello 730/2024 entro una certa scadenza garantisce di essere tra i primi a ricevere il rimborso. Nel caso dei pensionati si è iniziato ad agosto per coloro che hanno inviato la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio.

Ricevono il rimborso a settembre, come specificato dall’Inps, “i pensionati/contribuenti che abbiano optato per INPS quale sostituto di imposta e i cui flussi siano pervenuti da Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno”. Ciò significa che hanno buone possibilità di ricevere il rimborso coloro che hanno inviato il modello 730/2024 tra il 1° e il 20 giugno.

Per tutti gli altri, come da tempistiche indicate qui, il pagamento può slittare appunto a ottobre o novembre.

Attenzione però: se l’importo del rimborso dovesse essere superiore a 4.000 euro, è possibile che per il pagamento bisognerà attendere qualche mese in più in quanto l’Agenzia delle Entrate effettua un controllo ulteriore.

Ovviamente per avere diritto al rimborso è necessario che dalla dichiarazione dei redditi sia risultato un credito, ossia che le imposte versate lo scorso anno (trattenute direttamente dall’Inps nel cedolino) siano state maggiori di quelle effettivamente dovute. Uno scenario che solitamente riguarda coloro che non hanno altri redditi oltre la pensione e che in sede di dichiarazione dei redditi hanno comunicato il diritto a una o più detrazioni tra quelle attualmente in vigore.

In caso contrario, ossia se l’Irpef versata è risultata inferiore di quella dovuta, allora l’Inps effettuerà una trattenuta sul cedolino di agosto. Per l’intero importo o a rate (fino alla pensione di novembre) a seconda della modalità scelta dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi. Questa situazione è comune a chi ha una doppia Certificazione Unica, ad esempio coloro che nello stesso anno oltre alla pensione hanno percepito altri redditi.

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