Pensioni: a dicembre tredicesima pagata in anticipo per i correntisti postali e per chi la ritira in contanti. Nessuna novità per chi la pensione accreditata su conto corrente bancario.
Pensioni: ancora pochi giorni di attesa per il pagamento della tredicesima mensilità.
A fine novembre, infatti, l’INPS erogherà le pensioni per alcune categorie di pensionati e compreso nel rateo mensile ci sarà anche la tredicesima mensilità, alla quale si aggiunge - esclusivamente per quei pensionati che ne soddisfano i requisiti - il bonus tredicesima.
Ricordiamo, infatti, che per tutta la durata dello stato d’emergenza l’INPS e il Ministero del Lavoro, in collaborazione con Poste Italiane, hanno pensato ad un nuovo sistema per il pagamento delle pensioni.
Nel dettaglio, per coloro che la ricevono su conto corrente bancario questa viene pagata negli ultimi giorni del mese precedente a quello a cui fa riferimento il rateo pensionistico; per questo motivo, quindi, la pensione di dicembre è attesa intorno al 25 novembre.
Non c’è ancora l’ufficialità, in quanto questa arriverà nei prossimi giorni insieme al calendario ufficiale per il ritiro della pensione in contanti in Posta. Per il ritiro in contanti, infatti, viene stilato un calendario che tiene conto del criterio dell’ordine alfabetico, così da evitare assembramenti all’interno e all’esterno degli uffici postali.
Non ci sono cambiamenti, invece, per chi riceve la pensione sul conto corrente bancario: per questi il giorno di paga del rateo di dicembre coincide con il primo giorno bancabile del mese, ossia martedì 1° dicembre.
A seconda della propria situazione, quindi, cambia la data di pagamento della pensione di dicembre e di conseguenza anche della tredicesima mensilità; ricordiamo, infatti, che queste due prestazioni vengono pagate lo stesso giorno nel medesimo cedolino.
Tredicesima sulla pensione: per chi è in arrivo?
Tutte le prestazioni previdenziali erogate dall’INPS prevedono il pagamento della tredicesima mensilità a dicembre. Vale, quindi, tanto per le prestazioni dirette - come ad esempio la pensione di vecchiaia o anticipata - quanto per quelle indirette (pensione di reversibilità).
La tredicesima spetta però anche su alcune prestazioni di tipo assistenziale: si pensi, ad esempio, all’assegno ordinario d’invalidità riconosciuto agli invalidi civili, come pure all’assegno sociale. Non spetta, invece, alcuna tredicesima per chi prende la pensione di cittadinanza, come pure per chi ha smesso di lavorare ricorrendo all’Ape Sociale e non ha ancora raggiunto il diritto alla pensione.
Tredicesima sulla pensione: informazioni su importo e tassazione
Non ci sono differenze tra il calcolo della tredicesima per i lavoratori dipendenti rispetto ai pensionati. Anche per i titolari di pensione, infatti, la tredicesima viene calcolata suddividendo la stessa in tanti ratei mensili quanti sono i mesi di pensionamento trascorsi all’interno di un anno.
Per avere diritto alla tredicesima piena, quindi, bisogna essere in pensione da almeno 12 mesi.
Nel dettaglio, per il calcolo dell’importo - lordo - della tredicesima spettante bisogna suddividere la PAL (pensione annua lorda) per 12, in modo da avere l’importo mensile della stessa. Questo importo dovete suddividerlo ancora per 12 e poi per il numero di mesi in cui avete percepito la pensione nel 2020, così da farvi un’idea di quanto prenderete di tredicesima.
Ma attenzione alla tassazione. Nel trasformare l’importo della tredicesima da lordo a netto, infatti, dovete considerare che per questa si applica una tassazione differente da quella utilizzate per le pensioni. Questo perché per la tredicesima l’importo lordo viene tassato direttamente con l’aliquota Irpef prevista dallo scaglione finale di appartenenza.
Ed è per questo motivo che in alcune circostanze - specialmente per chi percepisce una pensione elevata - l’importo netto della tredicesima è leggermente più basso di quello della pensione di dicembre.
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