“Pensione con quota 41 e pace fiscale subito, confermare aumento stipendi e stop al canone Rai”: l’intervista a Salvini

Stefano Rizzuti

16 Settembre 2022 - 10:45

Italia al voto, le proposte economiche della Lega in vista delle elezioni politiche. Flat tax, bollette, quota 41, stipendi, cuneo fiscale e canone Rai: l’intervista di Money.it a Matteo Salvini.

“Pensione con quota 41 e pace fiscale subito, confermare aumento stipendi e stop al canone Rai”: l’intervista a Salvini

Subito 30 miliardi per affrontare “l’emergenza nazionale” del caro bollette, un intervento in legge di Bilancio per introdurre la quota 41 in tema di pensioni, una nuova pace fiscale e la conferma del taglio del cuneo fiscale per il 2023. Sono queste le proposte economiche del leader della Lega, Matteo Salvini, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Salvini parla in un’intervista a Money.it di tutte le misure che il nuovo governo dovrà prendere al più presto, puntando su alcuni dei suoi cavalli di battaglia - come flat tax e pace fiscale - ma ribadendo anche che il reddito di cittadinanza va mantenuto per chi non può lavorare, però abolendo gli sprechi. Infine il leader della Lega punta a eliminare il pagamento del canone Rai, aprendo anche a un ragionamento sulla privatizzazione della tv pubblica.

Qual è la prima misura, quella che ritenete prioritaria, da inserire subito nella legge di Bilancio?

Quota 41, per evitare il ritorno della legge Fornero, pace fiscale, flat tax per iniziare a tagliare le tasse. Il tutto dopo aver affrontato la vera urgenza, quella delle bollette. Servono almeno 30 miliardi per affrontare quello che è una vera e propria emergenza nazionale.

Crisi del gas, la Lega punta molto sul nucleare: parliamo di una tecnologia che non sarà a disposizione nell’immediato, quindi qual è la vostra ricetta contro il caro energia oggi?

Servono almeno 30 miliardi, come suggeriscono anche osservatori autorevoli come la Cgia di Mestre e come hanno fatto anche i sindaci e i governatori della Lega che toccano con mano i problemi di famiglie e imprese. Mettere questa cifra oggi significa non metterne tre volte tanto domani per pagare cassa integrazione, disoccupazione, drammatico impoverimento del Paese.

Pensioni, qual è la vostra proposta per il nuovo anno con la fine della quota 102? Ci sono le risorse sufficienti per un nuovo anticipo pensionistico e in che forma?

Certo, l’obiettivo è quota 41 anche risparmiando dagli sprechi del reddito di cittadinanza. Anche i sindacati sono d’accordo nel dire che la misura è sostenibile e ragionevole.

Sulle coperture, l’altro problema è trovarle per la flat tax proposta dalla Lega, su cui peraltro non manca freddezza da parte dei vostri alleati di Fdi: dove trovare i tantissimi miliardi necessari per applicarla?

È una riforma graduale, abbiamo già approvato la flat tax al 15% per le partite Iva fino a 65mila euro l’anno. Ora vogliamo concretizzare la fase due: alzare il tetto per le partite iva fino a 100mila euro e iniziare a estenderla per dipendenti e pensionati. Le risorse derivano dalla riforma degli scaglioni Irpef, possono arrivare coperture dai risparmi del reddito e - aspetto fondamentale - questo tipo di interventi fa aumentare il gettito a favore dello Stato.

In questi giorni propone di eliminare le sanzioni contro la Russia: non crede sia pericoloso per l’Italia disallinearsi dagli alleati europei e dagli Usa? E perché darla vinta a Putin quando quasi tutte le analisi dicono che le sanzioni contro Mosca stanno mettendo in difficoltà Mosca?

Mai proposto di eliminare le sanzioni alla Russia, anche perché la Lega le ha votate come abbiamo votato con convinzione il sostegno all’Ucraina. Il discorso è ben diverso: come notano alcuni osservatori internazionali (cito l’Economist) temo che i sanzionatori soffrano più dei sanzionati. Lo dico ancora più chiaramente: dato che famiglie e imprese italiane stanno pagando un prezzo salato anche per le conseguenze delle sanzioni, è doveroso che l’Europa intervenga per sostenerle così come ha fatto per il Covid. Mi interessa difendere l’Italia, non altri.

In caso di vittoria del centrodestra confermerete e renderete strutturale il taglio del cuneo fiscale introdotto da Draghi? Il vantaggio continuerà a essere tutto a favore dei lavoratori o il taglio riguarderà anche il costo del lavoro per le imprese?

Il taglio del cuneo è stato voluto dal governo Draghi di cui la Lega ha fatto parte, quindi non solo intendiamo confermarlo ma intendiamo tagliare anche il costo del lavoro per le imprese. Mi faccia ribadire che senza interventi contro il caro bollette, rischiamo di non avere più né lavoratori né imprese perché in troppi saranno costretti a chiudere.

Tra le vostre proposte c’è anche la riduzione e la successiva abolizione del canone entro il 2030: come si sosterrà la Rai senza canone?

Tagliando gli sprechi, riducendo gli appalti esterni, ragionando sulla privatizzazione. Il tutto senza dimenticare il tema dei ricavi: vanno incrementati anche quelli derivanti da pubblicità, oppure vendendo i programmi all’estero, oppure ancora valorizzando le controllate a partire da RaiCinema e Raicom.

Reddito di cittadinanza, volete abolirlo completamente o solo modificarlo lasciando la parte a favore delle persone in difficoltà economica, soprattutto considerando le difficoltà in arrivo per molte famiglie nei prossimi mesi?

Come già detto, va mantenuto per le persone che effettivamente non possono lavorare mentre vanno aboliti i troppi sprechi e abusi. L’Italia riparte se è favorito il lavoro, non con la politica dei sussidi.

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