Cosa possiamo imparare dalle grandi storie di business per sviluppare un midset impreditoriale e migliorare il nostro approccio al lavoro e al denaro.
Dietro ogni grande successo finanziario c’è sempre una storia personale capace di suscitare la curiosità altrui. Questo lo sa bene Tom Corley, pianificatore finanziario nonché autore di “Rich Habits: The Daily Success Habits of Wealthy Individuals”, un collaboratore di Cnbc che ha passato gli ulitmi 5 anni a intervistare 233 milionari. Il suo scopo? Comprendere ma soprattutto raccontare come queste persone usano il loro tempo e quali abitudini li hanno resi così ricchi.
In uno dei suoi ultimi articoli Corley dice che, durante questo lungo percorso di indagine professionale, è riuscito a collezionare importanti risposte alle sue domande. Per spiegare al meglio al suo pubblico le lezioni di vita apprese grazie a questi incontri però ha scelto di condensarle in delle «massime», sei per la precisione, nella convinzione che possano fungere da «mantra» a chi abbia intenzione di raggiungere le proprie aspirazioni finanziarie.
Tutto però parte da un presupposto che l’autore dichiara con estrema fermezza: «Diventare ricchi non è un colpo di fortuna. Ci vuole duro lavoro, coraggio e una mentalità di crescita». Si parla quindi di «mindset», da intendere come uno stile di pensiero radicato nella nostra visione del mondo e, di conseguenza, capace di influenzarlo. Compreso ciò, capiamo in che modo questo concetto si applichi al mondo del business e alla vita dei milionari di oggi.
1. I self-made millionaire imparano costantemente
Le persone che Corley ha avuto modo di conoscere hanno sempre posto l’accento sulla necessità di porsi in ascolto rispetto all’innovazione, al progresso e - di conseguenza - avere sempre un approccio proattivo verso le novità.
Detto in poche parole, l’apprendimento e il miglioramento personale erano le massime priorità.
In particolare il 49% ha riferito di aver impiegato alcuni minuti ogni giorno per imparare nuove parole mentre il 61% ha affermato di aver praticato nuove abilità (ad esempio, uno sport o una lezione online) per un minimo di due ore al giorno. La modalità più gettonata è quella di ascoltare audiolibri durante i propri spostamenti di lavoro.
C’è però uno strumento tanto più quotato quanto sottovalutato: quello dei libri di auto-aiuto. Il 71% dei milionari intervistati ha infatti affermato di leggere spesso opere ispirazionali, tra cui spiccano proprio biografie di altre persone di successo.
2. I milionari che si sono fatti da sé ascoltano più di quanto parlano
Una strategia che è emersa molte volte durante le interviste è stata la “regola di ascolto 5:1”. Per spiegare questa tecnica basta partire dai numeri che la compongono e applicarla ai contesti di gruppo: per ogni minuto in cui gli altri stanno parlando, i milionari ascoltano per cinque minuti. Cosa significa? Prioritizzare l’altro e sviluppare empatia.
Centrare la propria attenzione sull’altro aiuta a rafforzare i rapporti di lavoro e ad ottenere prospettive diverse sulle questioni da gestire. Nona caso l′81% di loro ha affermato di cercare attivamente feedback dagli altri ogni giorno, sia all’interno che all’esterno del luogo di lavoro.
3. Fondamentale costruire grandi squadre
Lo studio di Corley ha rivelato anche che l′86% dei self-made millionaire ha lavorato in media 50 ore o più a settimana ma mai in solitudine. La maggior parte di loro ha avuto successo perché si è concentrata sui propri punti di forza e ha trovato un modo per esternalizzare i propri punti deboli demandando quei compiti ad altre persone più competenti. Il modo migliore per concentrarsi sul quadro più ampio e avere tempo ed energia mentale per conseguirlo.
Non dimentichiamoci quindi che circondarsi di persone che condividono la tua visione ma provengono da background diversi ti permette di andare lontano e ricevere il giusto supporto per i tuoi obiettivi.
4. I milionari non hanno paura di sognare in grande
Le persone di successo spesso adottano la strategia che possiamo denominare “Impostazione dei sogni”. Si tratta di un esercizio pratico di riflessione e definizione dei propri obiettivi, del proprio percorso e dell’analisi realistica di cosa può renderci davvero felici. Per farlo basta sedersi e prendersi del tempo per sé chiedendosi «quale vorresti che fosse la tua vita ideale e perfetta tra 10 anni nel futuro?».
5. Mens sana in corpore sano
Se vogliamo essere materialisti potremmo dire che una buona salute si traduce in longevità, il che significa più tempo per creare ricchezza. Il vero scopo però è sentirsi bene. Mosse dal desiderio di avere le energie e la concentrazione per rincorrere i proprio sogni, le persone che oggi possono dire di aver successo hanno prestato attenzione alla propria forma fisica. Gli obiettivi di fitness erano quindi incrementali, un crescendo che si rifletteva poi anche nella vita quotidiana.
6. Come fruttare quel senso di «fortuna»
Sentirsi fortunati per i milionari che Corley ha avuto modo di conoscere non è un valore legato alla speculazione economica, convinzione che porta in molti a puntare anche sul gioco d’azzardo per accrescere le proprie finanze.
La quasi totalità degli intervistati, anzi, dichiara di evitare qualsiasi tipo di attività ludica legata alle scommesse e sfruttare piuttosto quella convinzione nel poter «tentare la sorte» per aprirsi ad un nuovo settore e investire in nuove soluzioni creative. La ricerca di percorsi alternativi verso il successo parte quindi dagli stessi presupposti: persistenza e fiducia nell’avvenire, desiderio di conoscenza e confronto con il prossimo.
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