Cresce il budget per le missioni internazionali (il 5,8% in più rispetto al 2023), ma la spesa complessiva è stabile all’1,4% del Pil e la Nato chiede di più.
Crescono le operazioni militari dell’Italia all’estero, ma la spesa militare è sempre troppo bassa secondo le linee guida della Nato. Anche se il nostro Paese è già tra i principali contributori alle missioni dell’alleanza atlantica. Tra impegni dell’Unione Europea, Nato e Onu, l’Italia partecipa a numerose operazioni militari internazionali, prevalentemente di peacekeeping e addestramento delle forze locali.
Ogni anno il governo approva le nuove da avviare e quelle da prorogare. E per il 2024 l’Italia sarà impegnata in oltre 40 missioni, che costeranno in tutto 1,8 miliardi di euro.
Gran parte di questo budget serve per finanziare operazioni già iniziate, ma ci sono nuove missioni partite quest’anno che valgono 45,9 milioni. Tra queste spiccano l’operazione Levante, per fornire aiuti e contenere un’eventuale escalation nel conflitto tra Israele e Hamas e quella Aspides per proteggere le navi civili, in transito davanti alle coste dello Yemen, dagli attacchi degli Houthi. [...]
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