Halloween, una delle festività più attese, ha una storia particolare che non tutti conoscono. La storia, le origini e il significato della festa.
Si avvicina la notte delle streghe. La notte di Halloween ha da sempre un fascino noir che ha saputo incantare non solo chi festeggia - con scherzetto e dolcetto anche sui social - ma anche i grandi maestri del cinema horror. Quando si pensa a questa festività non si può fare a meno di immaginare streghe, spiriti e zucche. Eppure nonostante Halloween sia una delle feste più amate, specialmente da giovani e bambini, non tutti ne conoscono la storia e le sue origini.
Halloween, infatti, affonda le sue radici in un passato remoto e nel corso della storia ha subito molte trasformazioni, fino a diventare la festa che tutti conoscono.
Qual è il vero significato della festa di Halloween?
Per conoscere il vero significato della festa di Halloween bisogna recarsi innanzitutto in Scozia. La parola Halloween rappresenta infatti una variante scozzese il cui nome completo è: All Hallows’ Eve, che letteralmente significa “Notte di tutti gli spiriti sacri”. Con questa parola dunque si fa riferimento alla vigilia di Ognissanti, una notte speciale da dedicare al delicato passaggio dalla vita alla morte. Già nel medioevo, infatti, in Gran Bretagna gli usi e i costumi vedevano l’utilizzo di maschere per allontanare la morte e fare riti propiziatori e celebrare le divinità e gli spiriti.
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Che origini ha Halloween?
A differenza di quanto si creda Halloween non è una festività americana: la sua storia e le sue origini sono del tutto europee, per la maggior precisione celtiche. Nel corso dei secoli la festa originaria ha subito moltissime modificazioni, fino a diventare la festa che oggi tutti conoscono, dalle sfumature noir e gotiche e dalle zucche arancioni e i pipistrelli neri.
Halloween viene tradizionalmente collegata alla festa celtica di Samhain, una parola che deriva dall’antico irlandese e significa approssimativamente “fine dell’estate”. Per i Celti dunque Samhain era la festa che segnava il passaggio dalla fine dell’estate all’inizio dell’inverno, il momento per l’ultimo raccolto prima dell’arrivo della stagione fredda, da sempre allegoria della morte. Per questo motivo Samhain era la festa più importante per i celti e veniva considerata una sorta di capodanno.
Nella notte di Samhain in realtà non si celebrava solo l’importantissimo momento di passaggio, durante la notte di fine estate, secondo la tradizione celtica, il velo che separa il mondo dei morti da quello dei vivi diveniva così leggero e sottile da poter essere “attraversato”. In questo modo i morti potevano tornare nel mondo dei vivi, dei loro cari, ed entrare in contatto con la comunità. La festa di Samhain era quindi un momento in cui si poteva celebrare e onorare i propri cari defunti.
Cosa significa Halloween per i cristiani?
Il rapporto che lega Halloween e le tradizioni cristiane è molto complicato. Da molti infatti la festa di Halloween è considerata una festività pagana, diversa dalla festa Ognissanti del 1° novembre che è una festività religiosa. C’è chi la considera addirittura una festività legata a Satana. Molti religiosi credono infatti che a causa di questa festa, che esalta le storie di spiriti, di zombie e streghe, i bambini possono essere vittime di “influenze maligne”.
Altri religiosi invece vedono un nuovo approccio anche culturale e popolare alla morte, non vedendo quindi niente di sbagliato, purché rimanga una festa popolare, non legata al Cristianesimo.
Cosa significa Halloween per gli italiani?
In Italia la popolazione risulta spesso divisa sulla “notte delle streghe”. C’è chi difende la tradizione che non ha mai previsto di festeggiare Halloween; dall’altra invece c’è chi difende i festeggiamenti, considerando Halloween “un modo semplicemente di fare festa e divertirsi”.
In realtà non tutti sanno che tradizioni simili a quella di Halloween sono sempre esistite in Italia fin dall’epoca dei romani. Quasi tutte le ricorrenze attuali infatti trovano una radice anche in tradizioni della Roma antica. Halloween potrebbe essere legata per il periodo dell’anno alla festività romana dedicata a Pomona, dea dei frutti e dei semi. Inoltre sempre a Roma esistevano delle ricorrenze dedicate ai defunti, che avevano luogo a febbraio: i Parentalia.
Infine sono numerose le tradizioni in tutta Italia che vedono usanze simili a quelle della festa di Halloween, come in Calabria. In alcuni paesi vi è la secolare tradizione del «Coccalu di muortu». I ragazzini, dopo aver intagliato una zucca riproducendo un teschio (appunto, «Coccalu di muortu»), vagano per le vie del paese tenendo in mano la loro creazione e bussando rivolgendosi alle persone che incontrano esclamano “Mi lu pagati lu coccalu?” (Me lo pagate il teschio?).
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