In poche ore crollano tutte le certezze di una bull run di Bitcoin anche nel 2025. Per ora il supporto dei $100.000 è salvo, ma la Fed potrebbe sbarrare la crescita futura. Ecco perché.
Perché Bitcoin ha perso oltre il 6% in 40 ore? Il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) è generalmente visto come un evento positivo per Bitcoin e altre criptovalute, perché aumenta la liquidità nel sistema finanziario, rendendo più accessibili i finanziamenti. Questo può incoraggiare gli investitori a spostare i capitali verso asset più rischiosi come Bitcoin.
Tuttavia nelle ultime ore il prezzo di Bitcoin è crollato, azzerando i guadagni settimanali, dopo che la Fed ha abbassato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli a un intervallo di 4,25%-4,5%.
Perché Bitcoin ha perso oltre il 6% in 40 ore
Una flessione così ampia di Bitcoin non si vedeva da settembre, con liquidazioni superiori a $860 milioni. Abbiamo individuato 4 motivi per cui la discesa è stata così ampia in poche ore:
1) Revisione delle proiezioni economiche della Fed
Bitcoin ha perso oltre il 6% in 40 ore a causa delle proiezioni economiche aggiornate della Federal Reserve, che prevede solo due ulteriori tagli dei tassi nel 2025, contro i quattro stimati a settembre.
Questa previsione ha sollevato il timore che nei prossimi mesi possa diminuire la liquidità disponibile sul mercato, un fattore che pesa particolarmente su asset ad alta volatilità come il Bitcoin.
2) Powell esclude l’ipotesi di creare una riserva strategica di Bitcoin
Alla pressione dei mercati, si sono poi aggiunte le dichiarazioni di Jerome Powell, che esclude la possibilità di creare una riserva strategica di Bitcoin: Powell ha chiarito che, secondo il Federal Reserve Act, la Fed non è autorizzata a possedere Bitcoin e che la creazione di una riserva strategica di criptovalute non è nei piani dell’istituto. Sebbene questa dichiarazione non avesse implicazioni dirette sul valore di Bitcoin, ha contribuito a consolidare l’idea che la criptovaluta non goda di un supporto istituzionale sufficiente per affrontare i periodi di incertezze economiche.
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3) Il dollaro si rafforza
Nelle ultime ore, la turbolenza finanziaria ha favorito il rafforzamento del dollaro. L’indice del dollaro (DXY) è salito dell’1,2%, raggiungendo i massimi da novembre 2022. Un dollaro forte ha un effetto negativo sui beni rifugio come l’oro e, naturalmente, sulle criptovalute. Bitcoin, considerato da molti un’alternativa all’oro, ha sofferto in questo scenario, minacciando di scendere sotto i $100.000.
4) Aumenta la volatilità
Un altro fattore che ha contribuito alla discesa del Bitcoin è stato l’aumento dell’incertezza sui mercati. L’indice di volatilità CBOE (VIX), che misura la paura di Wall Street, è salito del 58% a 25, indicando una crescente ansia tra gli investitori. In un contesto di alta volatilità, gli asset più rischiosi, come Bitcoin, tendono a soffrire, in quanto gli investitori cercano di ridurre l’esposizione al rischio.
L’adozione di una politica monetaria più rigida e la prospettiva di un dollaro più forte hanno accentuato l’incertezza economica, influenzando negativamente l’appeal del Bitcoin come asset rifugio.
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