Il divieto aveva 108 anni: la Danimarca ha messo mano ad una legge che regola l’uso delle bandiere straniere sul territorio. La reazione è stata piuttosto contrastante.
La Danimarca sta per introdurre una nuova legge che regola l’uso delle bandiere straniere sul proprio territorio. L’obiettivo è proteggere la bandiera danese come simbolo nazionale (già regolamentato da una misura del 1915), ma permetterà comunque l’uso delle bandiere straniere in contesti specifici.
Inoltre non tutte le bandiere saranno soggette a queste restrizioni, mantenendo una certa flessibilità e rispetto per le relazioni internazionali.
Dettagli della Legge
Secondo il ministro della Giustizia danese, Peter Hummelgaard, la Danimarca introdurrà una legge per limitare l’uso delle bandiere straniere sul territorio nazionale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di proteggere il Dannebrog, la bandiera danese, considerata il “simbolo nazionale più importante”. Hummelgaard ha chiarito che la nuova normativa non vieterà completamente l’uso delle bandiere straniere, ma ne regolamenterà l’uso, permettendone l’esposizione durante dimostrazioni, eventi sportivi e altre manifestazioni.
La particolarità della misura è che la legge non si applicherà alle bandiere dei paesi nordici: sono quindi esentate la bandiera della Groenlandia, delle isole Faroe, della Germania e delle organizzazioni internazionali. Le ambasciate manterranno il diritto di esporre le bandiere dei loro paesi.
Le restrizioni dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio, dopo l’approvazione del Parlamento.
Le motivazioni di questa legge: la storia di Martin Hedegaard
Può sembrare una misura bizzarra, ma questa iniziativa presenta delle ragioni. La questione delle bandiere straniere è diventata un tema di dibattito pubblico dopo che un cittadino danese ha esposto una bandiera nel proprio giardino: anni fa Martin Hedegaard (un cittadino di Kolding) è stato denunciato alla polizia per aver esposto la bandiera degli Stati Uniti. Ha issato la bandiera a stelle e strisce nel suo giardino nella cittadina di Nr Bjert nello Jutland nel 2018.
Nel tribunale distrettuale, Martin Hedegaard è stato assolto perché la corte non ha ritenuto che in Danimarca ci sia una legge che lo proibisca. Il verdetto è stato impugnato presso l’Alta corte di Vestre Landsret, che al contrario ha stabilito che l’alzabandiera di Hedegaard era illegale. Quindi il caso è finito alla Corte Suprema, che ora ha emesso una sentenza a suo favore. Con questa sentenza della Corte Suprema, viene abrogata una norma del 1915.
La legge del 1915 che vietava le bandiere in Danimarca e ora non è più valida
La Corte Suprema della Danimarca ha quindi stabilito che il protocollo del 1915 (che regolava tali esposizioni) non poteva essere applicato nel caso Hedegaard, creando un precedente cruciale.
Il protocollo a cui si fa riferimento riguarda l’uso delle bandiere straniere in Danimarca e fu introdotto durante la Prima Guerra Mondiale per mantenere la neutralità del paese. Questo regolamento, che non è una legge vera e propria, vietava l’esposizione delle bandiere di nazioni belligeranti per evitare implicazioni politiche e militari.
Le ragioni si possono ben intuire: la Danimarca all’epoca era neutrale e non voleva essere coinvolta nella guerra. Quindi, l’allora ministro della giustizia, Carl Theodor Zahle, sottolineò che non si dovevano issare bandiere straniere (in particolare quelle delle nazioni belligeranti). La norma è stata modificata nel tempo per includere solo poche eccezioni, come le bandiere delle nazioni nordiche, come già specificato.
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Schaumburg-Müller, professore di diritto presso l’Università di Copenaghen, ha dichiarato a TV2 Syd:
La sentenza è giusta e fondata. La Corte Suprema afferma che ci deve essere una base chiara quando si condanna un cittadino, e non è questo il caso.
E continua dicendo che:
La Corte Suprema scrive che in linea generale si possono issare le bandiere di paesi stranieri. Permette eccezioni. Ad esempio, potresti non essere in grado di issare la bandiera russa perché siamo indirettamente in guerra con la Russia.
Quindi Peter Hummelgaard non verrà condannato. Tuttavia, dopo questo avvenimento, il dibattito si è acceso nella nazione, esprimendo la necessità di una nuova regolamentazione. Si prevede che il Ministero della Giustizia presenti in autunno un disegno di legge sulla segnalazione.
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