Per i governi occidentali la Russia è un pericolo; per le imprese, un partner fondamentale.
Le ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina si stanno ancora riverberando nelle sale riunioni aziendali di tutto il mondo. Poiché la pace e la stabilità geopolitica non possono più essere garantite, due pilastri impliciti delle strategie internazionali di molte imprese hanno iniziato a fratturarsi. I governi occidentali chiedono che le imprese nazionali si allontanino dai regimi autocratici.
La guerra è una prova della volontà delle imprese di sciogliere i legami transfrontalieri che si sono approfonditi dalla caduta del muro di Berlino. I paesi dell’Unione europea e del G7 sono stati i primi a imporre sanzioni alla Russia e le società occidentali con filiali in Russia sono state sottoposte a forti pressioni per disinvestire.
La narrazione mediatica di un esodo di massa dalla Russia ci ha portato a pensare che avremmo trovato un disinvestimento occidentale diffuso. Ma non è proprio così.
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