In Medio Oriente aumentano le iniziative della Cina volte a internazionalizzare la sua moneta in una regione ricca di possibilità.
Tutti per lo yuan, lo yuan contro il dollaro. In Medio Oriente aumentano le iniziative della Cina volte a internazionalizzare la sua moneta in una regione ricca di possibilità.
Giusto per citare alcuni esempi, il 28 novembre 2023 la Banca popolare cinese e la Banca centrale degli Emirati Arabi Uniti hanno rinnovato per cinque anni il loro accordo di swap valutario dal valore di 4,89 miliardi di dollari. Le banche hanno inoltre firmato un memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione nello sviluppo della valuta digitale. Allo stesso tempo, il mercato finanziario di Dubai, il Nasdaq Dubai, e la Borsa di Shanghai hanno firmato un memorandum per promuovere la cooperazione finanziaria digitale.
Il primo acquisto in assoluto di gas naturale liquefatto in yuan è stato invece effettuato nel marzo 2023, in seguito all’avvio di uno scambio di valuta tra Cina ed Emirati Arabi Uniti nel 2012. Pochi giorni prima, il 20 novembre 2023, la stessa Banca popolare cinese e l’Autorità monetaria dell’Arabia Saudita avevano concordato uno scambio valutario di 6,98 miliardi di dollari per tre anni. E così via in un susseguirsi di operazioni analoghe, spesso persino trascurate dai media occidentali. [...]
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