Il prezzo del pellet continua ad aumentare. Per un sacchetto di 15 kg è arrivato il costo supera i 10€. Ecco perché il prezzo del pellet è in aumento.
Nel corso degli ultimi mesi il prezzo del pellet è aumentato. Il dato è evidente e sotto gli occhi di ogni cliente: da un prezzo medio di 5 euro a sacchetto (15 kg) a circa 10-11 euro a sacchetto. In alcuni casi poi esistono dei siti che rivendono pellet a un prezzo intorno ai 16 euro al sacco. Quanto sta accadendo al prezzo del pellet è dovuto, come il gas, all’invasione russa in Ucraina e alle conseguenti sanzioni introdotte dall’Occidente. Questo ha avuto effetti diretti sulla produzione di pellet e indiretti sul suo costo.
In vista della stagione fredda, a partire da questo autunno, il rischio per il 15% delle famiglie che utilizza le biomasse come fonti di alimentazione primaria dell’impianto di riscaldamento è di non riuscire a comprare il materiale necessario per il riscaldare la propria abitazione. La gestione del prezzo del pellet non dipende dal mercato italiano, poiché questo in buona parte si serve dell’importazione ed è quindi esposto all’andamento del mercato estero.
L’Italia non compra direttamente il pellet dalla Russia o dalla Bielorussia, se non in minima parte, a differenza del gas; le conseguenze dell’aumento del prezzo dipendono dalla vendita di legname. Infatti l’Italia acquista pellet dall’Austria, dalla Francia e dalla Germania, oltre che dall’area balcanica e dall’Ucraina, tutti paesi che per la maggior parte sono dipendenti dal legno di scarto, con il quale viene prodotto il pellet, proveniente dalla Russia.
Il calo della produzione ha favorito l’aumento del prezzo e questo oggi è diventato altamente instabile in previsione dell’inverno. Di fronte alla tempesta perfetta, spiega Annalisa Paniz, direttrice generale dell’Aiel (Associazione Italiana Energie Agroforestali) l’Europa non ha saputo rispondere in maniera strutturata e stabile come ha dimostrato in passato di saper fare, è difficile quindi prevedere cosa succederà nei prossimi mesi.
Attenzione al prezzo del pellet: perché continua ad aumentare
Il prezzo del pellet è in continuo aumento. A partire da febbraio, momento nel quale i mercati hanno subito l’impatto derivato dall’invasione russa in Ucraina, il prezzo del pellet è passato da 5 euro al sacco, a circa 10-11 euro al sacco. In alcuni casi un sacco di pellet può arrivare a costare anche 16 euro. Oltre all’aumento del prezzo bisogna stare attenti alle truffe, poiché nell’instabilità del mercato queste sono aumentate.
Ma perché il prezzo del pellet aumenta? Il prezzo del pellet subisce aumenti per via della carenza di materia prima. Infatti, per quanto l’Italia non acquisti pellet solo da Russia, Bielorussia e Ucraina, la maggior parte del mercato del legno è gestito da paesi che hanno subito il blocco commerciale. Si tratta più di una conseguenza indiretta dell’invasione russa in Ucraina. Infatti l’Italia acquista la maggior parte del pellet dall’area balcanica, da Francia, Germania e Austria, tutti paesi che a loro volta acquistano il legname di scarto, che serve per la produzione di pellet, da Russia e Bielorussia. Di conseguenza, con il calo della produzione dovuta al blocco commerciale, il prezzo si è stabilito su una domanda che supera la stessa capacità di produzione.
Sempre più persona hanno scelto il pellet: la crisi della competizione al gas
C’è da tenere in considerazione che sempre più persone hanno scelto di utilizzare fonti alternative rispetto al gas per il riscaldamento. In Italia infatti il 15% le famiglie utilizzano le biomasse come fonti di alimentazione degli impianti di riscaldamento, secondo un’indagine condotta dall’Istat. Queste famiglie, che potevano scappare agli aumenti del prezzo del gas, si sono ritrovate però a fare i conti con gli aumenti del costo del pellet. L’aumento del costo del pellet è dovuto soprattutto alla carenza del materiale e dall’aumento della richiesta, che in Italia è in aumento visto il tentativo di trovare alternative al gas. La competizione al gas è proprio uno dei motivi dell’aumento del costo, ma non è comunque l’unico.
Di fronte alla tempesta perfetta, bisogna evitare di incappare in errori come l’acquisto all’ultimo momento di sacchi di pellet necessari per tutto l’inverno. Meglio non fare scorta per i prossimi anni, perché la fornitura di legno potrebbe diversificarsi e quindi il prezzo del pellet abbassarsi.
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