Perché una guerra in Ucraina minaccia i prezzi del cibo

Violetta Silvestri

12/02/2022

Non solo mercato energetico: un conflitto in Ucraina potrebbe provocare una scossa anche alle materie prime agricole e ai prezzi del cibo. Con l’Europa minacciata da eventuali rincari: un’analisi.

Perché una guerra in Ucraina minaccia i prezzi del cibo

Un conflitto in Ucraina potrebbe scuotere anche il mercato di approvvigionamento alimentare.

Sono diversi, infatti, gli indizi che suggeriscono questa possibilità preoccupante.

Il frumento è aumentato con le crescenti tensioni nell’Europa dell’Est, che hanno alimentato timori sulle prospettive di spedizione di grano da questa regione del mondo.

I futures a Chicago sono saliti fino al 4,4%, mentre i contratti legati a mais e soia sono balzati non appena l’intelligence USA ha indicato che Mosca potrebbe attaccare Kiev prima della fine delle Olimpiadi il 20 febbraio.

Ucraina e Russia insieme sono pesi massimi nel grano, fornendo più di un quarto delle spedizioni mondiali. Svolgono anche un ruolo importante per il mais globale e l’olio di girasole. Una discordia prolungata nella regione potrebbe mantenere elevati i prezzi di tali materie prime e aumentare i costi alimentari che sono già i più alti in un decennio.

Quali rischi, anche per l’Europa, da questo scenario?

Guerra in Ucraina e fattore cibo: cosa si rischia?

L’Ucraina è il quarto più grande fornitore esterno di materie e beni alimentari dell’UE e vende al blocco circa un quarto delle sue importazioni di cereali e olio vegetale, inclusa quasi la metà del suo mais.

Secondo un’analisi apparsa su Politico.eu, in realtà l’Unione Europea, importante produttore alimentare, dovrebbe probabilmente essere in grado di adattarsi allo shock immediato di una rottura del commercio bilaterale.

La preoccupazione strategica potenzialmente maggiore dipende invece dal ruolo dell’Ucraina come fornitore del Medio Oriente e del Nord Africa. Gli analisti identificano l’approvvigionamento alimentare come uno dei numerosi fattori alla base delle rivoluzioni della Primavera araba scoppiate dieci anni fa e l’UE nutre timori persistenti su una nuova ondata di instabilità nel suo vicinato. L’Egitto, ad esempio, è un importante acquirente di grano ucraino.

Non solo, il 55% del grano importato in Libano proviene dall’Ucraina. In Turchia, il grano ucraino rappresenta il 23% di tutte le importazioni, mentre il grano russo costituisce il 62% delle forniture importate, secondo i dati della FAO.

Una guerra, con conseguente interruzione del commercio, non farebbe altro che esacerbare i costi di queste materie prime. In un momento, tra l’altro, in cui i prezzi sono già alti, secondo la FAO, con un record di 10 anni nel 2021.

Europa: quali minacce per il settore cibo?
Stando all’analisi di Politico.eu, a una prima analisi, l’Europa non rischia gravi ripercussioni sulla sicurezza alimentare.

Innanzitutto perché l’UE è un esportatore netto di prodotti alimentari e l’Ucraina, nonostante sia un importante partner commerciale, rappresenta solo il 4,9% delle importazioni totali di beni agroalimentari dell’UE. Ciò lo rende il quarto maggiore esportatore di prodotti agroalimentari nell’UE, dopo Regno Unito, Brasile e Stati Uniti.

Tuttavia, occorre soffermarsi su alcuni dettagli. L’Europa ha una dipendenza molto maggiore da alcuni prodotti.

Bobitski, direttore dell’ufficio di Bruxelles dell’Associazione ucraina degli affari e del commercio, ha sottolineato che l’88% dell’olio di girasole europeo, il 41% della colza e il 26% del miele provengono dall’Ucraina.

Una guerra avrebbe un impatto principalmente sugli importatori all’ingrosso e sui produttori alimentari, che già devono far fronte agli alti prezzi dell’energia e alle ambiziose normative di sostenibilità dell’UE. “Ci alcuni ingredienti per una tempesta perfetta”, ha detto l’esperto.

Importanti sono anche le esportazioni ucraine di mais, un ingrediente chiave per i mangimi per animali. Le interruzioni dell’approvvigionamento potrebbero interessare gli allevamenti di suini e polli in tutto il continente.

Oltre alla sicurezza delle popolazioni e al settore energetico, anche il comparto alimentare è un ambito a rischio con una ipotetica guerra in Ucraina. L’Europa si trova coinvolta in tutte e tre le aree di pericolo.

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