Prezzo del petrolio osservato speciale oggi, con l’OPEC che si è riunito oggi. In realtà, nulla è cambiato nella politica di forniture e a marzo ci sarà la stessa erogazione. I dettagli.
I prezzi del petrolio rimangono orientati verso i massimi da sette anni.
L’OPEC e i suoi alleati hanno concordato di aumentare la quota di produzione del gruppo per l’ottavo mese consecutivo, anche se i dati mostravano che alcuni Paesi stavano lottando per tenere il passo con gli incrementi mensili di erogazione.
Prosegue, quindi, il piano mensile deciso a luglio per sostituire gradualmente il taglio alla produzione all’inizio della pandemia. E il prezzo del petrolio avanza ancora: in quale scenario corre il greggio?
L’OPEC+ spinge ancora il prezzo del petrolio
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati hanno ratificato un aumento della produzione di 400.000 barili al giorno per marzo, senza modificare la politica finora accordata.
Il gruppo, che produce oltre il 40% dell’offerta globale, ha subito pressioni da parte dei principali consumatori come Stati Uniti e India per pompare di più e aiutare la ripresa economica dalla pandemia, raffreddando i prezzi.
Tuttavia l’OPEC+ ha rifiutato di aderire a incrementi maggiori, sostenendo che il mondo sta affrontando una carenza di energia a causa di transizioni energetiche mal calcolate verso combustibili più ecologici da parte delle nazioni consumatrici.
Diversi membri del cartello, però, hanno faticato a pompare in linea con le loro quote a causa dei sottoinvestimenti degli ultimi anni.
In questa cornice, l’impennata del greggio è stata guidata dalla costante ripresa globale della domanda, dal calo delle scorte e da sporadiche interruzioni delle forniture. Anche le tensioni sull’Ucraina, spinte dai timori che la Russia possa invadere il suo vicino, hanno aumentato i prezzi nelle ultime settimane.
Inoltre, l’American Petroleum Institute, finanziato dall’industria, ha riferito martedì che le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono diminuite di 1,65 milioni di barili la scorsa settimana e ora si prevede che una grande tempesta invernale colpirà gran parte degli USA centrali e si estenderà a parti del Nord-Est questa settimana, portando forti nevicate, pioggia gelata e ghiaccio.
Al momento in cui si scrive la quotazione Brent viaggia sui 90 dollari al barile e il WTI sugli 89 dollari al barile.
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