Petrolio, sotto i 100$ al barile entro fine anno? Quale sarà il trend

Renato Frolvi

10/06/2022

Domanda e costi del petrolio in crescita, dopo la riapertura delle economie post-Covid. Il trend si smorzerà entro il 2023 o continuerà a salire?

Petrolio, sotto i 100$ al barile entro fine anno? Quale sarà il trend

Petrolio: quale sarà il trend da qui a fine anno? Può scendere sotto i 100 dollari al barile entro dicembre 2022?

Ne dubito. Il 30 maggio l’Unione europea ha deciso di vietare la maggior parte (ma non tutte) delle importazioni di petrolio russo entro la fine dell’anno.

La Russia esporta 5 milioni di barili al giorno di greggio, di cui quasi 1,5 milioni di barili al giorno tramite oleodotti e 3,5 milioni di barili al giorno tramite navi cisterna.

L’Europa, con l’annuncio di lunedì, potrebbe quindi smettere d’importare 1,5-1,7 milioni di barili al giorno di greggio russo su navi cisterna entro la fine dell’anno.

La Russia potrà contare ancora sulle esportazioni di greggio via oleodotto verso l’Europa e tramite navi cisterna verso Cina e India, ma sarà un compito arduo trovare importatori al di fuori dell’Ue e degli Stati Uniti che possano compensare il drastico calo della domanda Europea.

Questo significa che il 50% dei barili di petrolio russo oggetto d’embargo europeo non sarà in grado di trovare nuovi mercati di sbocco e che i mercati globali del greggio potrebbero ritrovarsi in deficit di circa 2,5 milioni al giorno a partire da inizio 2023 .

È difficile quindi che il petrolio possa tornare ai livelli di prezzo precedenti l’invasione dell’Ucraina (range 92-95 dollari al barile per il Wti) nel breve termine. Anche in ipotesi di fine delle ostilità russo-ucraine in autunno (difficile che avvenga), le sanzioni della Ue rimarranno in piedi per molto tempo, forse per anni e quindi lo strozzamento dell’offerta russa a partire dal 2023 che ne consegue è strutturale e non momentaneo.

Più probabile quindi un allungamento dei prezzi nel range 120/130 dollari barile (Wti quotato al Nymex).

Grafico Bloomberg Grafico Bloomberg Prezzo del Future su West Texas Intermediate consegna Luglio negli ultimi 6 mesi al NYMEX.

Il rialzo della domanda di petrolio

Lo strozzamento dell’offerta di petrolio conseguente al bando Ue contro Putin si somma inoltre ad altre strozzature esogene, quali:

  • carenza d’investimenti: negli ultimi 5 anni, gli investitori nel petrolio e gas hanno esercitato pressioni sulle società affinché limitassero le trivellazioni onshore e offshore e gli investimenti, e dessero per contro priorità ai dividendi e ai riacquisti di azioni proprie;
  • forte rialzo della domanda da riapertura delle economie post Covid: il ritorno alle abitudini pre Covid comporta un aumento della domanda di carburante per auto e trasporti, dove il consumo si trova ancora al di sotto del livello pre Covid.

Insomma, questa domanda aggiuntiva ritornerà nei prossimi mesi, soprattutto se la Cina riuscirà a uscire dalla emergenza Covid tra giugno e luglio, aumentando la domanda di petrolio per quest’anno e il prossimo.

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