Gli Stati Uniti hanno ottenuto risultati molto migliori del previsto nel secondo trimestre del 2023. La Federal Reserve avrà più motivi per continuare ad aumentare i tassi di interesse.
La crescita del PIL americano supera le aspettative per il secondo trimestre del 2023, dando forti segnali di un’economia resiliente. La crescita del PIL è seguita da vicino dalla Federal Reserve, che ieri ha attuato il suo 11° rialzo dei tassi da marzo 2022.
Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti per il secondo trimestre è cresciuto del 2,4%, superando le aspettative degli analisti di 1,7%. Nel primo trimestre del 2023, il PIL è andato peggio del previsto con una crescita del 2%.
I dati mostrano che i consumatori preferiscono spendere in servizi, in particolare alloggi, assistenza sanitaria e finanza, piuttosto che in prodotti. In effetti, il consumo manifatturiero è aumentato dell’1,6% annuo nel secondo trimestre, rispetto al 4,2% del primo trimestre.
Tuttavia, l’aumento della spesa per l’edilizia abitativa è causato da tassi ipotecari più ripidi piuttosto che da investimenti immobiliari. L’investimento residenziale è diminuito del 4,2% anno su anno.
La Federal Reserve ha alzato nuovamente i tassi alla riunione di luglio, portandoli al 5,5%, il livello più alto dal 2001. Il presidente della Fed Jerome Powell ha espresso sollievo per la resilienza dell’economia, consentendo loro di continuare ad aumentare i tassi di interesse.
Powell non prevedeva un arresto immediato degli aumenti dei tassi, preferendo combattere prima l’inflazione. I prezzi al consumo core sono al 4,87% negli Stati Uniti, lontani dall’obiettivo del 2% della Fed.
D’altro canto, l’inflazione è scesa più del previsto nel 2023, portando a una pausa negli aumenti dei tassi lo scorso giugno. I mercati sperano che i tassi rimarranno stabili per il prossimo futuro, con i primi tagli dei tassi all’inizio del 2024.
Prospettive globali
Gli Stati Uniti sono l’economia più ricca e più importante della Terra. Una recessione negli Stati Uniti potrebbe portare a una contrazione finanziaria globale.
Tuttavia, nonostante il PIL americano stia andando meglio del previsto, altre aree economiche cruciali non stanno condividendo successi simili. L’Eurozona è entrata in recessione a giugno e la Cina continua a pubblicare dati macroeconomici deludenti. Il Regno Unito è in preda a un’elevata inflazione complessiva.
In generale, l’Europa vivrà un lungo periodo di stagnazione a causa della guerra energetica contro la Russia e delle industrie stagnanti. I mercati europei si sono rallegrati di aver evitato un inverno freddo ma non hanno previsto un lungo periodo di recessione economica.
Giovedì, il giorno dopo la Federal Reserve, la Banca centrale europea ha prevedibilmente alzato i tassi di un altro 0,25%. Contrariamente a Jerome Powell, il Governatore della BCE Christine Lagarde non prenderà nemmeno in considerazione la possibilità di tagliare i tassi. Il primo periodo di stabilizzazione dei tassi potrebbe arrivare a inizio 2024.
In Cina, il calo delle esportazioni e la debole produzione segnalano una svolta nella politica estera di Pechino. Il 2023 sarà ricordato come «l’anno dell’escalation» tra Stati Uniti e Cina.
Mentre gli Stati Uniti continuano a intensificare la loro guerra commerciale, la Cina rimane indietro tecnologicamente ed economicamente. E anche l’Europa.
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-07-27 17:12:18. Titolo originale: US GDP better than expected, showing resilient economy despite rate hikes
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