Il presidente Sergio Mattarella ha firmato il decreto del governo che avvia la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina, tanto caro a Matteo Salvini: i lavori inizieranno nel giugno del 2024.
Il Ponte sullo Stretto di Messina inizierà ad essere costruito tra circa un anno. Così prevede il governo Meloni, che accelera i tempi dopo che l’apposito decreto voluto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stato firmato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Gli uffici del ministero delle Infrastrutture hanno portato a termine gli ultimi approfondimenti, confermando il testo, che però era stato approvato con la formula “salvo intese”, nascondendo qualche malumore da parte di Fratelli d’Italia e qualche perplessità della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’idea è creare un attraversamento stradale e ferroviario stabile che possa unire la Sicilia con la Calabria e il resto dell’Italia e dell’Europa.
Ponte sullo stretto di Messina, quando cominceranno i lavori?
L’obiettivo del ministro Salvini è aprire i cantieri entro l’estate del 2024, forse a giugno. Secondo il ministero che dirige l’aspetto economico è “significativo” il costo per il Ponte e la realizzazione di tutte le opere ferroviarie e stradali è stimato in 10 miliardi. Secondo gli uffici tecnici il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare.
Salvini ha nelle mani la costruzione del Ponte sullo stretto
Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina è sostanzialmente nelle mani di Salvini, con il Mit che potrà nominare il commissario straordinario dell’opera e, insieme al Tesoro, due dei cinque membri del Consiglio d’amministrazione ovvero il presidente e l’amministratore delegato, con le restanti poltrone che saranno designate dalla Regione Sicilia, dalla Regione Calabria e da Rfi-Anas.
Il primo progetto del secondo governo Berlusconi
Il progetto iniziale del Ponte era stato partorito durante il secondo governo Berlusconi e prevedeva una sola campata da 3,3 chilometri, ma poi una commissione di studio l’ha giudicato non sicuro a causa del fondale a “V” di quel tratto di mare tra Sicilia e Calabria, senza contare che si tratta di una zona altamente sismica e caratterizzata da forti venti.
All’epoca l’appalto è stato vinto dal consorzio Eurolink, ora in causa con lo Stato dopo la messa in liquidazione della Stretto di Messina Spa ma che potrebbe rinunciare al risarcimento se gli venisse assegnato il nuovo progetto.
Il progetto attuale
L’ultimo studio datato 2021 parla di un ponte a tre campate, ma di recente si sta facendo strada la convinzione che l’unico progetto realizzabile sia quello della campata unica nonostante il parere contrario della commissione di studio.
Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, l’idea sarebbe quella di realizzare un ponte dalla lunghezza di 3,2 chilometri, contenente sei carreggiate per le automobili e una doppia linea ferroviaria per consentire anche il transito dei treni; come facilmente immaginabile, si tratta di un’opera assai complessa vista anche la conformazione geografica della zona.
Per l’euforico ministro Salvini si tratterà dell’opera “più green al mondo” in quanto ridurrà l’inquinamento da anidride carbonica, capace di diventare anche una attrazione turistica visto che sarebbe il ponte sostenuto da cavi più lungo al mondo.
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