Questa settimana il rendimento del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit si è confermato stabile al 180%. Oggi vogliamo inserire un investimento al rialzo sulle azioni Eni.
Dopo i due investimenti sui titoli Intesa Sanpaolo e Banco BPM, nel numero di oggi del nostro Portafoglio del Martedì, il portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit, vogliamo aggiungere un investimento al rialzo sulle azioni Eni.
Divenuti operativi la scorsa settimana, gli investimenti sui due titoli del comparto bancario italiano sembrerebbero ben impostati.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
Anche nella rilevazione di ottobre l’inflazione USA è risultata maggiore delle stime degli analisti salendo a livelli che non si vedevano da tre decenni, da novembre 1990 per la precisione (il mese scorso il dato è passato dal 5,4% al 6,2% annuo). A questo punto, sono aperte le scommesse sul quando vedremo i prezzi al consumo della prima economia salire in quota 7%.
Un indizio sul fatto che la tanto sbandierata transitorietà non sarà così transitoria arriva dall’indice “core”, quello calcolato al netto delle componenti più volatili, che ad ottobre ha segnato un +4,6%, il livello maggiore da agosto ‘91.
A questo punto il timore, fondato visto che i prezzi sono ai massimi da 30 anni e l’economia cresce del 6%, è che nuovi e ripetuti balzi dei prezzi possano finire per imprimere un’accelerazione al processo di progressivo ritiro degli stimoli straordinari, il tapering, ed avvicinare il momento in cui la Federal Reserve incrementerà il costo del denaro.
Anche perché gli aumenti salariali riconducibili al nuovo scenario post pandemico sono destinati ad auto-alimentare il processo inflattivo (è improbabile che la crescita dei prezzi al consumo porti ad un rallentamento della domanda).
“Credo la Fed stia perdendo di credibilità”, ha detto Mohamed El-Erian, chief economic advisor di Allianz e presidente di Gramercy Fund Management. “E’ importante ristabilire un’impostazione credibile in materia di inflazione, dato che si tratta di elemento che ha enormi implicazioni istituzionali, politiche e sociali".
In effetti, tra gli operatori il mantra della transitorietà dell’inflazione è sempre più difficile da accettare (dopo i nuovi massimi storici, 4 investitori professionali su 5 sentiti da da Barron’s stimano una correzione del 10-20% nei prossimi sei mesi).
Per ora, lo scenario europeo non presenta le criticità di quello statunitense e quindi qui la pressione sulla Banca Centrale è minore che altrove: gli operatori sono maggiormente interessati a vicende come l’andamento dei contagi, la formazione di un nuovo governo in Germania e le difficoltà dell’immobiliare cinese.
Le ultime settimane sono state caratterizzate anche dai nuovi record di diverse criptovalute, ormai sempre più presenti nei vari portafogli di investimento, istituzionali e non. La sensazione è che l’importanza di questo settore sia destinata ad aumentare nei prossimi anni.
Portafoglio del Martedì: sale il rendimento, puntiamo al rialzo sulle azioni Eni
Le due operazioni inserite la scorsa settimana nel nostro portafoglio di investimento, quella su Intesa Sanpaolo (DE000HV8CSG3) e quella su Banco BPM (DE000HV8B1E6) sono divenute operative.
Il titolo ISP sembrerebbe pronto a lasciarsi alle spalle il supporto rappresentato dalla media mobile a 50 giorni mentre BAMI sta proseguendo nel test della trendline ottenuta dai lows del 19 luglio e del 5 agosto.
Azioni Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Azioni Banco BPM, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Oggi vogliamo inserire una nuova posizione, sempre rialzista, sulle azioni Eni tramite il Turbo Open End di UniCredit con codice ISIN DE000HB09S84 e leva 6,8.
Dopo aver superato due resistenze particolarmente importanti come quelle ottenute dai minimi del 22 aprile e del 29 maggio e dai top del 17 e del 20 luglio 2020, nelle ultime sedute il titolo del Cane a sei Zampe è riuscito finalmente a chiudere il gap di febbraio 2020 (12,66-12,4 euro).
Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
In questo contesto, riteniamo possibile un ritorno sui massimi di febbraio 2020 in area 13,2 euro. Di conseguenza, intendiamo aprire una posizione “long” da 12,64 euro con target 13,1 e stop loss a 12,1 euro.
I prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 11:15 del 16 novembre 2021. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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