Il rosso di quasi 60 punti percentuali registrato dall’investimento sulle azioni Ferrari, ha nuovamente fatto scivolare in profondo rosso il rendimento del nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit. Nonostante questo, la configurazione grafica delle altre operazioni è positiva. In questo numero investiamo su Enel.
Nell’ultima settimana il rendimento complessivo del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit ha fatto registrare un netto peggioramento a causa dell’investimento sulle azioni Ferrari che, con un rosso di quasi il 60%, ha fatto scendere il dato complessivo dal -11 al -70%.
Ai tre investimenti attualmente operativi, quelli sulle azioni STMicroelectronics, sul titolo Snam e su Eni, ne vogliamo aggiungere un quarto.
Dopo il +34% di qualche settimana fa, torniamo ad investire sulle azioni Enel.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
Con una crescita economica globale in rallentamento e l’inflazione in aumento, il contesto economico va facendosi sempre più sfidante. Se a questo aggiungiamo la guerra in Ucraina, le questioni sanitarie ed i problemi alle catene produttive, la situazione è particolarmente complessa.
Gli ultimi dati arrivati dalla Cina hanno evidenziato un calo delle vendite al dettaglio (-11,1% annuo ad aprile) e della produzione industriale (-2,9%) innescati dalle misure di contenimento del virus. In precedenza, dagli indici Pmi era emerso il fatidico passaggio sotto la soglia dei 50 punti, quella che separa espansione (sopra) e recessione (sotto) dell’attività economica.
Secondo le stime, il dato sul Pil del secondo trimestre potrebbe scivolare in territorio negativo e segnare una contrazione di circa un punto percentuale.
Sommando questo all’impatto della guerra sulle economie europee, centri studi e istituzioni stanno rivedento al ribasso le stime di crescita globali anche se, per ora, le indicazioni che arrivano dalla prima economia continuano a dipingere un quadro tutto sommato solido (e nel giro di qualche mese potremmo accorgerci che nel primo trimestre è stato toccato il picco di inflazione).
Nonostante questo, i listini azionari Usa continuano ad essere influenzati negativamente dall’andamento dei tecnologici: ad aprile il Nasdaq ha fatto registrare un rosso del 13%, il dato peggiore dalla crisi del 2008, portando il calo da inizio anno a sfiorare il -25%.
Indicazioni simili dallo S&P500, che nel 2022 segna un -15,6%, la prima parte di anno peggiore da 80 anni. Rispetto al top registrato a novembre 2021, l’indice MSCI World Growth è sceso di oltre 20 punti percentuali.
Nelle ultime sedute è emerso un elemento che potrebbe essere definito “confortante”: se fino a qualche settimana fa la “risk aversion” colpiva azioni e obbligazioni, con materie prime e tassi in aumento (un tipico scenario stagflazionistico), ora i tassi evidenziano una stabilizzazione e le commodity, in special modo quelle cicliche, stanno iniziando a fare fatica (segno che ci si attende un rallentamento ma si ha meno paura dei prezzi).
In questo contesto, asset da sempre “borderline” come le criptovalute, ed in particolare le stablecoin, attraversano un momento particolarmente difficile, anche e soprattutto in termini di credibilità.
Portafoglio del Martedì: azioni Eni, investiamo al rialzo
Negli ultimi sette giorni il rendimento del nostro portafoglio di investimento è scivolato dal -11 al -70%.
La “colpa” di questo tonfo è delle azioni Ferrari che, lo scorso 10 maggio, hanno toccato lo stop loss, fissato a 180 euro. Amplificato dall’effetto leva, il -10% dei prezzi si è trasformato in un -60%.
Azioni Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Tra gli investimenti operativi, troviamo quello sulle azioni Stmicroelectronics, realizzato con il Turbo Open End contrassegnato DE000HB30FH9. Dopo il superamento della media mobile a 50 giorni, la configurazione grafica di questo deal appare positiva e probabilmente nelle prossime sedute potremmo assistere al raggiungimento del target.
Azioni Stmicroelectronics, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Altro investimento in portafoglio è quello sulle azioni Snam, realizzato con il Turbo Open End emesso da UniCredit con sottostante le azioni Srg con Isin DE000HV4D7C9. Anche in questo caso l’intonazione dell’investimento è positiva e, alla luce del superamento dei 5,28 euro, il raggiungimento del target sembrerebbe possibile.
Azioni Snam, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Divenuto operativo lo scorso 11 dicembre, l’investimento su Eni (realizzato utilizzando un Turbo Open End di UniCredit con codice Isin DE000HB30E83), presenta un’intonazione positiva a seguito del superamento della media mobile a 50 giorni e della trendline ottenuta dai massimi registrati a luglio 2020.
Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
In questo numero del Portafoglio del Martedì vogliamo inserire una nuova posizione su un titolo che già in passato ci ha dato soddisfazioni: Enel.
Dopo il test del supporto ottenuto dall’unione dei top registrati il 24 febbraio ed il 31 agosto 2020, livello inferiore di un canale ribassista che da inizio 2020 condiziona le sorti delle azioni Enel, i corsi sono andati a testare la resistenza dinamica rappresentata dalla media mobile a 50 giorni.
Azioni Enel, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Anche alla luce di un indice di forza relativa in area 40 punti, riteniamo che ci siano le condizioni per investire al rialzo da 6,04 euro in direzione 6,31 euro con stop loss fissato al di sotto dei minimi fatti segnare nella parte centrale di marzo a 5,6 euro.
Per investire su questo titolo utilizzeremo un Turbo Open End sulle azioni Enel emesso da UniCredit con codice Isin DE000HB48G73. Questo prodotto presenta un livello di knock out fissato a 5,233583, distante 12,76 punti percentuali, ed una leva di 6,86 volte.
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I nuovi prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 15:30 del 16 maggio 2022. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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