Iniziano a circolare le indiscrezioni sulla composizione di un ipotetico governo PD-Movimento 5 Stelle: per il ruolo di premier, oltre a Luigi Di Maio e Giuseppe Conte sarebbe in corsa anche l’economista Enrico Giovannini.
Anche se al momento tutte le trattative per un possibile governo Movimento 5 Stelle-Partito Democratico sono incentrate sui punti programmatici, appare scontato che tra i giallorossi si stia parlando anche delle poltrone sopra le quali, tutti dicono di non essere interessati, ma alla fine qualcuno deve pur sedersi.
La strada per questa nuova maggioranza non è di certo in discesa, visto il paletto posto da Zingaretti della revisione del taglio dei parlamentari, ma nonostante questo stanno iniziando a circolare i nomi per questo possibile governo.
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Naturalmente il nodo maggiore è quello legato al ruolo di premier, con Palazzo Chigi visto il maggiore peso parlamentare che in teoria dovrebbe toccare al Movimento 5 Stelle, ma sono tanti i big dei due partiti che potrebbero trovare spazio in questo ipotetico esecutivo giallorosso.
Governo PD-M5S, chi sarà il premier?
La narrazione ufficiale recita che questo è il momento di trovare un’intesa programmatica e soltanto poi si penserà alle poltrone. Il sentore però è che, visto anche il poco tempo a disposizione, i due discorsi stiano viaggiando in parallelo.
Ovviamente per prima cosa il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico devono trovare una sintesi tra le rispettive richieste avanzate, per stilare così un programma contenente i punti immediati sui cui si possa poi incentrare l’iniziale azione di governo.
Logico poi che, nel caso si dovesse arrivare a una fumata bianca, si dovrà subito individuare chi sarà il Presidente del Consiglio. I pentastellati sarebbero propensi a una permanenza a Palazzo Chigi di Giuseppe Conte, ipotesi questa che può andare bene a Matteo Renzi ma meno a Nicola Zingaretti, che invece avrebbe offerto l’incarico a Luigi Di Maio.
Non mancano però le voci che alla fine, un po’ come avvenuto con il governo del cambiamento, si possa decidere di scegliere una figura terza. A riguardo, il nome più chiacchierato del momento è quello dell’economista ed ex presidente dell’Istat Enrico Giovannini.
I possibili ministri
Prima di parlare di chi potrebbe entrare in questa possibile squadra di governo giallorossa, meglio però precisare subito chi non andrebbe di certo a fare parte dell’esecutivo. Nicola Zingaretti, Matteo Renzi e Maria Elena Boschi si sono già tirati indietro, mentre pure il discusso Danilo Toninelli dovrebbe rimanere fuori.
Per il resto un incarico lo dovrebbe avere di certo Luigi Di Maio. Se non sarà premier, potrebbe trasferirsi al Viminale (sarebbe uno smacco per Matteo Salvini) con magari Alessandro Di Battista al Ministero del Lavoro.
Tra i 5 Stelle, viene dato in grande ascesa l’attuale capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, che andrebbe ai Trasporti, mentre si punterebbe a confermare Alfonso Bonafede alla Giustizia (qui i dem però vorrebbero il ritorno di Andrea Orlando), Elisabetta Trenta alla Difesa e Alberto Bonisoli ai Beni Culturali.
Per il Partito Democratico invece ci sarebbero di sicuro Dario Franceschini, per lui si parla del dicastero dell’Istruzione, oltre che Paolo Gentiloni che potrebbe tornare al Ministero degli Esteri.
La casella più rovente naturalmente sarebbe poi quella dell’Economia. I dem spingerebbero per un ritorno di Pier Carlo Padoan a Palazzo Tesoro, ma alla fine ci potrebbe essere un compromesso nella figura di Carlo Cottarelli.
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