Anche se ormai è il Bitcoin il simbolo di rialzi tumultuosi, c’è un metallo che sta facendo meglio e di cui sentiremo spesso parlare: l’Iridio.
Delle performance stellari del Bitcoin abbiamo parlato tante volte, questa volta vogliamo concentrare la nostra attenzione su un metallo che sta addirittura battendo in termini di rialzi la più famosa delle criptovalute: l’Iridio.
Secondo la definizione che ci arriva da Wikipedia: l’iridio “è un metallo di transizione bianco-argenteo, molto duro, appartenente al gruppo del platino. Si trova in natura in lega con l’osmio e trova impiego nella produzione di leghe metalliche destinate a lavorare ad alta temperatura e in condizioni di elevata usura”.
Generalmente ritenuto il metallo più resistente alla corrosione, l’iridio ha diversi impieghi in campo industriale.
In primo luogo è utilizzato, in lega con il platino, in qualità di agente indurente, trova impiego in attrezzi destinati a lavorare ad alte temperature, in contatti elettrici, è utilizzato nel campo delle attrezzature per le tlc e nella produzione di OLED.
Prezzo dell’Iridio in focus: il grafico
A circa 2.500 dollari l’oncia ad inizio anno, i prezzi dell’Iridio nelle ultime sedute sono stati in grado di spingersi, stando ai dati raccolti da Johnson Matthey (il secondo raffinatore mondiale di platinoidi), fino alla soglia dei 6 mila dollari (oltre 3 volte l’oro).
Prezzo Iridio. Fonte: Johnson Matthey
Scarsamente elastica nel breve termine, l’offerta può essere incrementata solo ricorrendo alle scorte e l’unico mezzo che gli acquirenti hanno per convincere i venditori a mettere mano agli stock di quello che si preannuncia un metallo di crescente importanza, è di proporre prezzi più elevati.
A causa del fatto che quello dell’Iridio è un mercato sottile ed illiquido, i movimenti dei prezzi tendono ad essere particolarmente violenti.
Fondamentali spingono i prezzi
Gli incrementi dei prezzi dell’Iridio sono riconducibili all’andamento dei fondamentali: ad un’offerta particolarmente concentrata (anche nel caso dell’Iridio, come del resto anche per gli altri platinoidi, quattro quinti della produzione mineraria arrivano dal Sud Africa) fa da contraltare una domanda che, a causa dell’arrivo del 5G e dell’utilizzo nel comparto auto, registra tassi di crescita particolarmente importanti.
L’incremento dei prezzi non è isolato nel gruppo dei platinoidi (iridio, osmio, palladio, platino, rodio e rutenio): il palladio è a circa 10 punti percentuali dal massimo storico, il rodio nel corso della settimana ha segnato un nuovo record ed il rutenio quota a livelli che non si vedevano da quasi 13 anni.
In questo contesto, i prezzi dell’Iridio da inizio anno sono saliti del 131%, contro il +85% messo a segno dal Bitcoin.
Prezzo Iridio e Bitcoin. Fonte: Bloomberg
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