Questa è la materia prima che soffrirà di più con i dazi di Trump

Redazione Money Premium

19 Aprile 2025 - 06:34

Tra dazi USA su alluminio e minacce sul rame, volatilità record sullo stagno e surplus di nichel e piombo, il mercato dei metalli industriali affronta un 2025 di tensioni senza precedenti.

Questa è la materia prima che soffrirà di più con i dazi di Trump

L’introduzione delle tariffe da parte del presidente statunitense Donald Trump ha scosso i mercati finanziari globali, con effetti particolarmente evidenti sul complesso dei metalli di base quotati al London Metal Exchange (LME).

A partire dall’imposizione di dazi del 25% sulle importazioni di alluminio negli Stati Uniti e dalla minaccia di misure simili sul rame, si è assistito a una dislocazione senza precedenti delle catene di approvvigionamento globali e a una crescente volatilità nei prezzi.

Tra i metalli di base, lo stagno si distingue come l’unico a sfuggire allo “tsunami tariffario”. Nel primo trimestre del 2025, il prezzo dello stagno a tre mesi sull’LME è cresciuto del 25%, superando persino l’andamento dell’oro. Questa performance è stata trainata da una serie di shock nell’offerta: la chiusura della miniera di Bisie in Congo da parte di Alphamin Resources, dovuta all’escalation del conflitto nell’est del paese, e il devastante terremoto in Myanmar, che ha messo in dubbio la ripresa della gigantesca miniera di Man Maw, ferma da 18 mesi. Questi eventi hanno spinto gli investitori a puntare sullo stagno, con posizioni lunghe da parte dei fondi che hanno raggiunto livelli record. [...]

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