Mentre i prezzi del gas sul benchmark olandese sono in calo, gli ultimi dati sull’inflazione italiana relativi a settembre hanno lanciato l’allarme: il carrello della spesa balza come mai dal 1983.
Prezzo del gas in calo, ma massima allerta per i beni alimentari: così si può sintetizzare il quadro inflazionistico dell’Italia dopo i dati Istat di settembre e guardando al benchmark olandese.
L’inflazione resta sotto i riflettori in tutto il mondo e anche nel nostro Paese, dove la nuova lettura ha messo in evidenza che esiste un allarme per il cosiddetto “carrello della spesa”.
Intanto, sul fronte energetico la Commissione Ue prepara la presentazione di un nuovo documento per regolarizzare il mercato del gas e cercare di frenare i prezzi. Il gas sull’indice olandese TTF è in diminuzione.
In Italia c’è un allarme inflazione, mentre il gas è in calo
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In Italia, secondo la rilevazione Istat, a settembre l’inflazione annuale è cresciuta dell’8,9% e quella mensile dello 0,3%. I dati hanno confermato le previsioni, ma hanno anche evidenziato che a crescere è soprattutto il carrello della spesa.
L’istituto di statistica ha infatti sottolineato che, rispetto all’anno scorso, “l’ulteriore accelerazione dell’inflazione...si deve soprattutto ai prezzi dei Beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,4%) sia lavorati (da +10,4% a +11,4%) sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%).”
L’energia rallenta lievemente, pur mantenendo un andamento di rialzo, +44,5% per i beni regolamentati +47,7% per i non regolamentati.
Su base annua, i dati meno confortanti per il nostro Paese sono quelli sui Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, i cui prezzi sono saliti a +10,9% e sui prodotti ad alta frequenza d’acquisto, con un +8,4%.
Senza energetici e alimentari freschi, l’inflazione, detta di fondo, ha mostrato una corsa dal precedente +4,4% all’attuale +5,0% e al netto dei soli beni energetici da +5,0% a +5,5%.
L’Istat ha messo l’accento sul fatto che “la crescita dei prezzi al consumo accelera per tutti i gruppi di famiglie, ma il differenziale inflazionistico tra le famiglie meno abbienti e quelle con maggiore capacità di spesa continua ad ampliarsi”.
Il carrello della spesa, in sintesi, non aumentava così tanto dal 1983, quando registrò un +11% su base annua.
Unica noto positiva della giornata è il prezzo del gas nel riferimento europeo olandese: alle ore il TTF segna 134 euro per megawattora stamane, con un calo anche del 6,6% sul minimo di giugno. La spinta al ribasso è data dalle notizie sul documento dell’Ue, dove si propone un price cap dinamico e un indice di riferimento diverso dal benchmark olandese, oltre a stoccaggi comuni.
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