Il prezzo del petrolio in balia del coronavirus: Goldman Sachs ha rivisto drasticamente le stime sulla quotazione
Il prezzo del petrolio risentirà del coronavirus in maniera decisa, stando alle ultime previsioni formulate dagli analisti di Goldman Sachs.
La banca d’affari è stata una delle prime a stimare l’impatto dell’epidemia sulla quotazione del Brent e su quella del WTI.
Meno di un mese dopo, quelle previsioni sono state nuovamente ritoccate. Il prezzo del petrolio d’altronde ha ripetutamente risentito del coronavirus, che intanto ha ucciso più di 1.700 persone.
Prezzo del petrolio e coronavirus: la drammatica revisione di Goldman
Le ultime previsioni della banca d’affari sul prezzo del petrolio sono emerse nella nota pubblicata dal commodity strategist Damien Courvalin e hanno riguardato non soltanto il primo trimestre del 2020, ossia il periodo in cui il coronavirus si è esteso mettendo a tappeto i mercati globali.
L’esperto, ha tagliato il target price sul Brent di 10 dollari a quota $53 nel primo quarto e fino alla fine dell’anno e ha posto l’accento sull’attuale ed eccezionale incertezza aleggiante sul mercato.
D’altronde, ha continuato:
“le perdite della domanda, cinese e globale, di petrolio derivanti dal coronavirus sono significative ma rimangono ancora poco chiare sia in termini di scala che di durata, mentre la tempistica e il grado di un potenziale taglio dell’OPEC+ è ancora incerto. ”
Per dirla in altre parole, gli esperti hanno rivisto le proprie previsioni sul petrolio, ma le cose potrebbero nuovamente peggiorare. Il timore più grande è oggi quello di assistere a un crollo della domanda più ampio del previsto che affonderebbe le quotazioni di Brent e WTI in maniera ancor più decisa.
Ovviamente, ha precisato l’esperto, tali previsioni sul prezzo del petrolio verranno aggiornate man mano che la situazione si chiarirà.
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