Petrolio mai più a quota $100? La previsione

Il prezzo del petrolio tornerà mai su quota $100?

L’ipotesi al momento sembra improbabile agli occhi degli analisti di Citigroup, che hanno parlato di uno scenario più fantasioso che realistico, soprattutto alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi.

Con l’arrivo del coronavirus il prezzo del petrolio è stato messo alle corde da una domanda sempre più colpita e ad aprile la quotazione del WTI è persino scesa sotto la parità (per la prima volta nella storia). Per gli esperti, le cose non miglioreranno tanto da osservare nuovamente i $100 al barile.

Perché il prezzo del petrolio non tornerà a $100

Come anticipato, con l’arrivo del 2020 il prezzo del petrolio è stato abbattuto dall’emergenza COVID-19, oltre che dalla guerra energetica esplosa tra la Russia e l’Arabia Saudita all’inizio di marzo.

La progressiva diffusione del coronavirus ha imposto a numerosi Stati di introdurre rigide misure restrittive (i noti lockdown) che hanno imposto il blocco delle attività produttive e che hanno determinato un vero e proprio tracollo della domanda.

Quest’ultima, secondo gli analisti, continuerà a vacillare in maniera significativa, cambierà i suoi contorni e non tornerà mai più sui livelli pre-COVID. Ciò avrà ovvie implicazioni per il prezzo del petrolio, che a causa di un mercato sbilanciato non riuscirà ad avanzare su certi livelli.

Con un ritorno della produzione sui $45 al barile, i costi di approvvigionamento a lungo termine diminuiti negli ultimi anni e molta offerta già offline con i rischi politici, una risalita del greggio oltre i $100 appare al momento qualcosa di poco probabile.

Una previsione più contenuta rispetto a quella elaborata qualche tempo fa da Christyan Malek di JP Morgan.

Come sempre, formulare stime puntuali di lungo termine non è un esercizio facile ed è proprio per questo che giorno dopo giorno le previsioni degli esperti vengono riviste. Sarà il tempo a dire se sul prezzo del petrolio avranno ragione i più ottimisti o gli scettici.