Petrolio stabile sopra gli $80 al barile: cosa aspettarsi?

Violetta Silvestri

12 Gennaio 2022 - 10:04

Il prezzo del petrolio si stabilizza oltre gli $80 al barile dopo aver registrato il più ampio guadagno in un giorno l’11 gennaio. In questa fase delicata per la ripresa globale, cosa aspettarsi?

Petrolio stabile sopra gli $80 al barile: cosa aspettarsi?

Prezzo del petrolio in corsa: il greggio si stabilizza sopra gli 80 dollari al barile negli scambi del 12 gennaio.

Le quotazioni viaggiano in territorio positivo stamane dopo aver registrato il più grande aumento di un giorno quest’anno nella sessione precedente, quando gli investitori hanno abbracciato gli asset rischiosi; le materie prime sono aumentate e le stime del settore hanno indicato un altro calo delle scorte di greggio statunitensi.

Il rally dell’oro nero di martedì 11 gennaio - con la chiusura più alta dall’11 novembre - è stato accompagnato dai guadagni di materie prime e azioni dopo che Jerome Powell ha cercato di rassicurare gli investitori sul fatto che la banca centrale può frenare l’inflazione senza danneggiare l’economia statunitense. Se ci riesce, ciò salvaguarderebbe la domanda di petrolio.

In questo contesto, cosa succede e quali aspettative per il prezzo del petrolio?

Prezzo petrolio avanza: c’è ottimismo, i motivi

Un sentiment più ottimista accompagna il petrolio in queste ore: al momento in cui si scrive la quotazione Brent scambia a 84,08 dollari al barile con un +0,43% e i futures sul WTI avanzano dello 0,59% a 81,70 dollari al barile.

A guidare il rialzo del greggio ci sono soprattutto i dati e le aspettative sul lato dell’offerta. L’American Petroleum Institute ha riferito che le scorte di greggio statunitensi sono scese di circa 1 milione di barili la scorsa settimana.

L’istantanea ha anche mostrato un calo del greggio nel principale hub di stoccaggio di Cushing, sebbene le riserve di benzina siano aumentate.

A sostenere il mercato sono state anche le prospettive aggiornate sulla domanda di petrolio della US Energy Information Administration, che hanno visto la richiesta totale degli Stati Uniti aumentare di 840.000 barili al giorno (bpd) nel 2022 rispetto allo scorso anno, in confronto a una precedente stima di un incremento di 700.000 bpd.

In più, secondo i dati Euroilstock riportati da Reuters, le scorte di greggio e prodotti petroliferi delle raffinerie europee a dicembre sono diminuite di oltre l’11% rispetto all’anno precedente.

Allo stesso tempo, i margini di raffinazione del carburante degli aerei in Europa sono tornati ai livelli pre-pandemia poiché l’attività dell’aviazione globale si riprende nonostante la diffusione di Omicron.

In generale, il rally del petrolio del nuovo anno è scatatto perché le preoccupazioni per la pandemia, in particolare per l’impatto della variante Omicron, si sono attenuate. Allo stesso tempo, le scorte hanno registrato cali prolungati, suggerendo un mercato più ristretto, e diversi produttori OPEC+ hanno subito interruzioni nella fornitura, come la Libia.

Mercato petrolifero e previsioni degli esperti

Per quanto riguarda le aspettative nel breve-medio periodo per il greggio, innanzitutto occorre sottolineare che Goldman Sachs ha tagliato le sue previsioni per la crescita economica della Cina quest’anno al 4,3%, a causa della maggiore difficoltà di contenere la variante più contagiosa.

Questo potrebbe ripercuotersi sulla domanda di carburante.

Analizzando il presente, Phil Flynn, analista senior di Price Futures Group ha dichiarato: “la combinazione di fatti - che la domanda sarà più forte del previsto e che l’offerta dell’OPEC potrebbe non crescere così velocemente come la domanda - è il motivo per cui i prezzi stanno salendo.”

Jeffrey Halley, analista presso l’intermediazione OANDA, ha suggerito che Omicron deve ancora sovrastare la variante Delta e potrebbe non farlo mai, mantenendo la ripresa globale su una buona strada.”

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