Il prezzo del petrolio torna a indebolirsi: cosa succede al greggio dopo i picchi da record? Ribasso temporaneo o duraturo? Situazione e prospettive.
Il prezzo del petrolio oscilla e torna a scendere dai livelli record raggiunti nei giorni scorsi.
Il greggio risente del clima generale di fiducia nella ripresa, intaccato, però, da segnali di debolezza e incertezza su rimbalzo effettivo della domanda ed evoluzioni geopolitiche.
Il prezzo del petrolio ha ampliato le perdite martedì 8 giugno, tra le preoccupazioni per il fragile stato della ripresa globale e i dati sulle importazioni di oro nero dalla Cina, diminuite a maggio.
Che succede al greggio e cosa aspettarsi?
Perché il prezzo del petrolio sta calando?
Il petrolio ha esteso i cali nel commercio asiatico. Il rally che lo ha visto raggiungere i 70 dollari al barile per la prima volta da ottobre 2018 ha quindi vacillato.
Alle ore 9.23 circa italiane, il Brent scambia a 71,03 dollari al barile, in flessione dello 0,64% e la quotazione WTI perde lo 0,62% a 68,80 dollari al barile.
A spiegare il calo in corso non è soltanto la ripresa economica ostacolata da diversi segnali oscillanti. C’è un dato analizzato dagli esperti: le importazioni di greggio cinesi sono diminuite del 14,6% a maggio, rispetto al livello elevato dell’anno precedente, con arrivi giornalieri al livello più basso quest’anno.
“Le importazioni cinesi di petrolio ai minimi da cinque mesi... tenderebbero a confermare la debolezza del mercato asiatico”, ha affermato Bob Yawger a Reuters, direttore dei futures energetici di Mizhuo Securities.
Da considerare, inoltre, l’India alle prese con ondate di contagi che continuano a minacciare la prevista ripresa della domanda globale nella seconda metà di quest’anno. E poi, scenari poco incoraggianti su nuovi casi e vaccinazioni lente nel Sud-Est asiatico.
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Infine, resta l’allerta sul fattore Iran e l’accordo nucleare, che probabilmente vedrà la rimozione delle sanzioni statunitensi e un aumento dei flussi di greggio iraniano. Le discussioni stanno entrando in una fase decisiva, secondo l’agenzia che monitora i siti atomici di Teheran.
Le prospettive per il greggio: c’è ancora fiducia
Sebbene i prezzi del petrolio siano diminuiti, c’è fiducia nelle prospettive della domanda poiché i tassi di vaccinazione accelerano e la mobilità aumenta.
BP prevede una forte ripresa e il traffico in diverse città europee è stato intenso come nel 2019 per la prima volta dalla pandemia.
L’avanzata del greggio si è arrestata diverse volte quest’anno, ma i prezzi sono riusciti a tornare su una pista al rialzo poiché la domanda globale complessiva continua a migliorare.
Il ritorno del Covid-19 in Asia e in alcune parti dell’America Latina ricorda, comunque, che il rimbalzo sarà irregolare.
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