Le professioni che spariranno nel 2030

Luna Luciano

11 Gennaio 2025 - 18:56

Quali professioni saranno le più ricercate e quali spariranno entro il 2030 a causa dell’IA? Ecco alcune previsioni del World Economic Forum.

Le professioni che spariranno nel 2030

Il progresso tecnologico e l’automazione stanno rapidamente trasformando il mondo del lavoro e presto alcuni mestieri non saranno più richiesti.

Secondo un recente rapporto del World Economic Forum, entro il 2030 si assisterà a una riorganizzazione significativa del panorama occupazionale globale. Mentre alcune professioni verranno valorizzate e altre saranno completamente trasformate e numerose posizioni rischiano di scomparire.

Questa evoluzione, trainata da tecnologie come robotica, intelligenza artificiale e big data, pone nuove sfide per lavoratori e aziende, costringendo molti a reinventarsi in un contesto sempre più competitivo. Parallelamente, emergeranno nuove opportunità lavorative, specialmente nei settori tecnologici e sostenibili.

Il cambiamento è guidato principalmente da tre direttrici tecnologiche: robot e automazione, produzione e stoccaggio di energia e intelligenza artificiale. L’automazione in particolare promette di migliorare l’efficienza e ridurre i costi per le imprese, ma allo stesso tempo sostituirà milioni di posti di lavoro tradizionali, imponendo una trasformazione profonda nelle competenze richieste. Ecco quali professioni spariranno e quali saranno i più richiesti entro il 2030?

Quali professioni spariranno entro il 2030 e perché

il passaggio verso un’economia più sostenibile e basata sull’efficienza energetica sta rendendo obsolete alcune figure professionali legate a modelli di business ormai superati.

Questo scenario sottolinea l’importanza di adattarsi al cambiamento, investendo nella formazione continua per acquisire competenze più richieste dal mercato del lavoro. Di seguito vediamo quali saranno le professioni che non saranno più richieste o ricercate entro il 2030:

  • Impiegati postali;
  • Sportelli bancari;
  • Operatori di data entry;
  • Cassieri e biglietterie;
  • Assistenti amministrativi ed esecutivi;
  • Lavoratori nel settore della stampa;
  • Ragionieri e impiegati;
  • Documenti sui materiali e addetti al magazzino;
  • Addetti e conduttori dei trasporti;
  • Commercianti nelle case e venditori ambulanti;
  • Grafici;
  • Periti e ispettori;
  • Ufficiali legali;
  • Segretari legali;
  • Operatori di telemarketing.

Il declino di queste professioni è principalmente attribuibile all’automazione e alla digitalizzazione dei processi. Ad esempio, l’introduzione di sistemi automatizzati per la gestione delle comunicazioni postali e delle operazioni bancarie ha ridotto la necessità di personale umano.

La crescente diffusione di software avanzati e macchine intelligenti ha permesso di eliminare molte mansioni amministrative e ripetitive, come quelle svolte da cassieri o operatori di data entry. Anche settori tradizionali come la stampa stanno soffrendo a causa della transizione verso il digitale, con un conseguente calo della domanda di lavoratori specializzati.

Tuttavia è bene che queste previsioni vengano prese con le “pinze”, perché, per quanto l’intelligenza artificiale possa sostituire il lavoro umano, non può sostituire chi dovrà programmare o fornire gli input alla macchina, inoltre lavori creativi, artistici o legali difficilmente potranno fornire un risultato della stessa qualità di quello prodotto da un essere umano. Purtroppo, a causa di un mondo fortemente capitalizzato, in cui l’errore umano non è ammesso, si vede un impiego sempre maggiore dell’intelligenza artificiale, senza considerare la risorsa che lo stesso errore può costituire.

Quali professioni saranno le più ricercate entro il 2030

Questo cambiamento previsto dall’World Economic Forum, sebbene possa essere sfidante per alcune professioni, rappresenta un’opportunità per coloro che sono pronti a investire nel proprio sviluppo professionale, garantendosi un ruolo di rilievo in un panorama lavorativo in continua evoluzione. Ecco quali sono le professioni che saranno più ricercate entro il 2030:

  • Specialisti dei Big Data;
  • Ingegneri FinTech;
  • Specialisti di intelligenza artificiale e machine learning;
  • Sviluppatori di software e applicazioni;
  • Specialisti nella gestione della sicurezza;
  • Specialisti del data warehouse;
  • Specialisti in veicoli autonomi ed elettrici;
  • Progettisti di UI e UX;
  • Autisti di autocarri leggeri e corrieri;
  • Specialisti dell’Internet delle cose;
  • Analisti e scienziati dei dati;
  • Ingegneri ambientali;
  • Analisti della sicurezza informatica;
  • Ingegneri DevOps;
  • Ingegneri delle energie rinnovabili.

La crescita di queste professioni è trainata dall’adozione di tecnologie innovative e dalla transizione verso un’economia verde. La necessità di analizzare grandi quantità di dati, ad esempio, ha portato alla richiesta di specialisti in Big Data, figure indispensabili per le aziende che vogliono sfruttare al meglio le informazioni a loro disposizione. Anche l’industria tecnologica, con il suo focus su intelligenza artificiale e machine learning, sta creando opportunità per sviluppatori di software e specialisti nella sicurezza informatica.

Allo stesso modo, la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica sta aumentando la domanda di ingegneri ambientali e specialisti delle energie rinnovabili. Questi professionisti sono essenziali per promuovere soluzioni innovative che rispettino l’ambiente e supportino la transizione ecologica. Infine, il settore della mobilità elettrica e dei veicoli autonomi rappresenta un’altra area in rapida crescita, con una richiesta sempre maggiore di competenze specifiche per progettare, sviluppare e gestire queste tecnologie.

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