Il programma elettorale di Italia Viva per le elezioni politiche 2022: le proposte per il Paese di Matteo Renzi in vista del voto del prossimo 25 settembre.
Alle elezioni politiche 2022 ci sarà l’esordio a livello nazionale di Italia Viva, il partito creato da Matteo Renzi nell’autunno del 2019 dopo la turbolenta scissione dal Partito Democratico.
Italia Viva in queste elezioni politiche farà squadra insieme ad Azione di Carlo Calenda e al movimento Civica Nazionale guidato dall’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Una sorta di terzo polo che dovrebbe presentarsi sotto le insegne di un’unica lista.
Oltre alla definizione delle candidature, da giorni gli sherpa di Italia Viva e di Azione sarebbero a lavoro per stilare un programma elettorale condiviso, con i renziani che in questo inizio di campagna elettorale hanno già fatto capire quali saranno per loro i temi fondamentali per il Paese.
Vediamo allora quali sono le principali proposte fatte da Italia Viva per quanto riguarda un programma elettorale che, a maggior ragione dopo il simposio tra Matteo Renzi e Carlo Calenda, sarà incentrato principalmente sulla cosiddetta “agenda Draghi”.
Elezioni 2022: il programma di Italia Viva
Italia Viva alle elezioni politiche 2022 si presenterà insieme ad Azione e alla Lista Civica Nazionale. Entro il 14 agosto questo listone unico dovrà presentare, oltre al simbolo, anche il programma elettorale e indicare il nome del capo politico.
La base del programma elettorale del terzo polo sarà l’agenda Draghi, ovvero il cercare di portare avanti la linea politica e le riforme che sono state dettate dall’attuale presidente del Consiglio ora in carica solo per il disbrigo degli affari correnti.
Il tratto più distintivo dell’agenda Draghi è di conseguenza quello riguardante la politica estera, incentrata su un marcato europeismo e atlantismo oltre al sostegno all’Ucraina anche attraverso l’invio di armi a Kiev.
C’è poi la questione del Pnrr, con Italia Viva che vuole seguire la rotta tracciata da Draghi per garantire all’Italia il raggiungimento di tutti gli obiettivi che il nostro Paese deve centrare per poter continuare a ricevere gli ingenti fondi europei.
Altra volontà di Iv è quella di realizzare pienamente alcune delle riforme avviate dal governo Draghi: fisco, concorrenza e giustizia. Per quanto riguarda invece il tema dell’energia, Renzi e Calenda oltre a voler puntare alle rinnovabili sono favorevoli anche al rigassificatore nel porto di Piombino.
Piena sintonia tra Renzi e Calenda anche sulle pensioni, con la conferma della legge Fornero a cui devono essere affiancate alcune misure di flessibilità per determinate categorie di lavoratori.
Ben nota poi è l’avversione di Italia Viva nei confronti del reddito di cittadinanza, con il partito che nei mesi scorsi ha annunciato anche la volontà di iniziare una raccolta firme referendaria per l’abolizione della misura.
“Non promettiamo nulla. A destra fanno a gara alla percentuale più bassa di flat tax sapendo che la proposta non sta in piedi - ha dichiarato Renzi in merito alle politiche su fisco e lavoro - A sinistra lanciano patrimoniali e sussidi vari. Noi no. Noi non promettiamo. E sapete perché? Perché noi abbiamo fatto. E sappiamo come fare. Servono misure che aumentino il potere d’acquisto, come gli 80. Servono misure che abbassino le tasse davvero, come l’Irap. Servono misure che fanno assumere, come il JobsAct. Servono sostegni veri ma diversi sul terzo settore, sulla cultura, sul sociale, sulla sostenibilità”.
Infine per quanto riguarda il candidato alla guida del governo, la speranza di Italia Viva e di Azione è che Mario Draghi resti a Palazzo Chigi anche nella prossima legislatura, alla guida di un esecutivo inevitabilmente di larghe intese.
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