Il programma elettorale completo in pdf e le principali proposte di Luciano D’Amico, il candidato unitario di tutto il centrosinistra alle elezioni regionali Abruzzo 2024.
Programma elettorale Luciano D’Amico elezioni Abruzzo 2024: cresce l’attesa per il voto di domenica 10 marzo, con il centrosinistra che è galvanizzato dal successo di Alessandra Todde in Sardegna con la candidata di M5s-Pd-sinistra che per meno di 3.000 voti è riuscita a sconfiggere Paolo Truzzu del centrodestra.
Alle elezioni regionali in Abruzzo però Luciano D’Amico potrà contare su una coalizione ancora più ampia, visto che - per la prima volta - si è materializzato quel campo largo del centrosinistra da tempo profetizzato ma finora mai messo in pratica.
Al sostegno di D’Amico in queste elezioni ci saranno sei liste: Pd, M5s, Azione-Socialisti Popolari Riformatori, Alleanza Verdi-Sinistra, Abruzzo Insieme, Riformisti e Civici. In sostanza tutta la coalizione di centrosinistra sarà con l’ex rettore dell’Università di Teramo.
Le elezioni regionali in Abruzzo saranno una sorta di ritorno al passato visti i soli due candidati in campo: da una parte Luciano D’Amico e dall’altra il presidente uscente di centrodestra Marco Marsilio. Un bipolarismo che ci riporta ai primi anni della cosiddetta seconda Repubblica.
C’è molta curiosità di conseguenza per vedere quali sono le proposte contenute nel programma elettorale di Luciano D’Amico, visto che sotto lo stesso tetto ci sono non solo il Pd e il Movimento 5 Stelle, ma anche la sinistra e i moderati di Azione e Italia Viva.
Elezioni Abruzzo 2024: il programma elettorale di Luciano D’Amico
Luciano D’Amico alle elezioni regionali Abruzzo 2024 cercherà di riportare il centrosinistra alla guida della Regione magari cercando di sfruttare l’onda lunga del voto in Sardegna, ma non sarà facile avere la meglio sul presidente uscente Marco Marsilio.
Vediamo allora nel dettaglio quali sono le principali proposte contenute nel programma elettorale di Luciano D’Amico per le elezioni regionali in Abruzzo, con la sua versione completa e in formato pdf che potrà essere consultata tramite il box in calce all’articolo.
Sanità
- Per ridurre i tempi di attesa delle visite e degli esami è necessario aumentare la dotazione di apparecchiature diagnostiche, incentivare l’impegno orario straordinario dei medici e di coloro che lavorano nel comparto sanitario, riorganizzare la libera professione intramuraria (intramoenia), prevedendo, ad esempio, che le visite a pagamento presso le strutture pubbliche si tengano nella fascia oraria serale, siglare protocolli diagnostici ad hoc con i medici di medicina generale e gli specialisti ambulatoriali (in modo da contrastare la “medicina difensiva”), disciplinare più efficacemente i rapporti con il settore privato, senza, però, penalizzare il settore pubblico.
- Case della Comunità: riconsiderare scelte siffatte, mettendo in primo piano le esigenze dei cittadini e adottando decisioni politiche di lungo termine che si muovano, cioè, nel segno di una sanità efficace, equa e sostenibile.
Economia e lavoro
- Investire in modo più energico di quanto fatto finora nella ricerca e nella formazione professionale.
- Mettere in campo azioni di supporto all’imprenditoria giovanile e femminile, favorendo la creazione di start-up, mediante finanziamenti diretti o con l’apporto di capitale di rischio attraverso fondi di investimento regionali, al fine di finanziarne l’avvio (venture capital).
- Sicurezza sul lavoro: necessario intensificare la collaborazione tra le istituzioni territoriali, investendo in risorse umane, finanziarie e tecnologiche, in modo da rafforzare l’assistenza, la vigilanza e il controllo.
Agricoltura
- Nella prospettiva della agricoltura sostenibile, occorre ridurre lo sfruttamento aggressivo dei terreni (in modo da evitarne l’impoverimento), contrastare le opere di disboscamento (soprattutto laddove causino danni ad ecosistemi e microclimi) nonché ridurre le emissioni e l’impiego di fertilizzanti chimici e di altri prodotti nocivi per l’ambiente.
- La politica ha anche il dovere di ascoltare coloro che lamentano l’adozione di misure particolarmente stringenti e l’esistenza di problemi ancora irrisolti (dal caro gasolio fino ad arrivare al divario esistente tra quanto viene pagato ai produttori e il prezzo del prodotto venduto al dettaglio) o la scarsa attenzione riservata a chi ha subito danni ingenti a causa di calamità naturali o di malattie crittogamiche (come la peronospora).
Ambiente
- Solida programmazione degli investimenti finalizzati alla riparazione e all’ammodernamento della rete idrica regionale e, dall’altro, a una campagna di sensibilizzazione dei cittadini affinché utilizzino in modo più consapevole un bene così prezioso.
- Priorità alla salvaguardia degli ambienti fluviali, lacustri e marini e, con riferimento alle zone interessate da
rischio idrogeologico, mettere in campo una efficace azione di protezione delle acque, intervenendo in modo più stringente sulle aree da tutelare. - Attuare una nuova strategia per il settore dei rifiuti urbani (e anche per quelli speciali), che si informi alla riconversione ecologica dei sistemi di produzione e di consumo, nonché ai principi dell’economia circolare.
Trasporti
- Necessario muovere dal trasporto pubblico gratuito: perché l’utilizzo del mezzo privato è responsabile di una quota assai significativa di emissione di gas climalteranti e la piena sostenibilità può essere raggiunta solo trasferendo quote crescenti di passeggeri dal mezzo privato al mezzo pubblico: il costo dell’intera operazione è stimabile in circa 30 milioni di euro, pari all’incasso da bigliettazione di tutto il trasporto pubblico locale regionale, sia quello su gomma, sia quello su ferro; e rappresenta meno del 20% del totale dei costi del servizio, già ampiamente finanziato con fondi statali e regionali.
- Approvare il piano regionale per la mobilità ciclistica, promuovendo una dorsale adriatica che colleghi Bari e Bologna all’Abruzzo e che si connetta alla ciclovia abruzzese già esistente, nonché una dorsale appenninica che metta in comunicazione la costa con Roma; a partire da questa dovrebbe poi trovare realizzazione una ciclovia che si ramifichi verso le aree interne della Regione.
- Potenziare la rete ferroviaria, ampliando lo schema della rovescia e, cioè, riattivando il tracciato della ex Sangritana fino a Castel di Sangro, potenziando la linea Giulianova-Teramo (con l’ulteriore penetrazione della stessa verso l’interno, valorizzando finanche l’ex tracciato L’Aquila-Capitignano) e rafforzando il collegamento verso la Capitale.
Casa e famiglia
- Censimento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica non assegnati.
- Tutelare maggiormente i nuclei familiari più numerosi che necessitano di spazi maggiormente adeguati.
- Favorire la conclusione di contratti di locazione brevi, riducendo le imposte previste a vantaggio non
solo dei residenti, ma anche dei lavoratori, degli studenti e dei turisti.
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