Proroga cartelle, versamento delle rate (tra cui quelle della pace fiscale) e delle nuove notifiche al 2021: l’Agenzia delle Entrate Riscossione fa il punto delle novità previste dal decreto Ristori quater, evidenziando cosa cambia e le scadenze rimaste inalterate.
Proroga delle cartelle: arriva dall’Agenzia delle Entrate Riscossione il vademecum delle novità previste dal decreto Ristori quater.
Sono impressi nel calendario degli appuntamenti fiscali del 2021 i pagamenti delle rate sospese fino a dicembre 2020, per le quali non sono state previste ulteriori proroghe nel nuovo decreto Ristori.
Riprendono dal nuovo anno anche le notifiche delle cartelle e di tutti gli atti della riscossione congelati nel periodo di emergenza Covid-19.
La novità più importante ed attesa del decreto Ristori quater è indubbiamente la proroga delle rate della pace fiscale. Il versamento dovrà essere effettuato entro il 1° marzo 2021, stessa scadenza anche della prima delle rate dovute nel nuovo anno.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione fa il punto anche delle novità relative alla rateizzazione delle cartelle, resa più agevole per il 2021 ed aperta anche ai decaduti dalla prima rottamazione e dalla rottamazione bis. Ci sarà tempo fino al 31 dicembre prossimo per poter fare richiesta di dilazione dei debiti residui.
Proroga cartelle, rate e notifiche al 2021: le novità del Ristori quater spiegate dall’AdER
Tra le novità fiscali del decreto Ristori quater c’è sicuramente la maggiore flessibilità concessa ai contribuenti con debiti iscritti a ruolo. Una misura che modifica la normativa già introdotta, dal decreto Cura Italia in poi, per evitare che i contribuenti già alle prese con la crisi economica causata dal Covid-19, si trovino a dover fare i conti con i pagamenti delle cartelle esattoriali.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione prova a fare ordine tra le diverse novità, e con il vademecum pubblicato il 2 dicembre 2020 riassume le misure previste dal decreto Ristori quater.
Si parte dalla proroga delle rate della pace fiscale. Slitta al 1° marzo 2021 il termine ultimo per pagare le rate 2020 della definizione agevolata.
I pagamenti dovuti nel 2020 per la rottamazione ter, il saldo e stralcio e la definizione agevolata delle risorse UE slittano dal 10 dicembre al 1° marzo 2021. La stessa data coincide con il pagamento della prima delle rate dovute nel 2021, e bisognerà fare i conti con regole differenti.
Per le rate scadute nel 2020, non si applicano i 5 giorni di tolleranza previsti, in via generale, per la pace fiscale.
Le rate dovute nel 2021, a partire da quella ordinaria in scadenza il 1° marzo, seguono invece la disciplina generale: il pagamento potrà essere effettuato entro i 5 giorni successivi, senza perdere i benefici della rottamazione o del saldo e stralcio delle cartelle.
Cartelle esattoriali, rateizzazione più semplice fino a 100.000 euro. Nuova chance anche per i decaduti dalla rottamazione
Il decreto Ristori quater non guarda solo ai beneficiari della pace fiscale, ma anche a chi ha debiti con il fisco ed intende mettersi in regola.
Entro il 31 dicembre 2021, i contribuenti con piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione dell’attività di riscossione prevista dal decreto Cura Italia, possono presentare una nuova richiesta di rateizzazione delle cartelle, senza l’obbligo di dover saldare le rate scadute del precedente piano di pagamento.
Una nuova possibilità di rateizzazione delle cartelle viene inoltre concessa ai decaduti dalla prima rottamazione e dalla rottamazione bis in seguito al mancato pagamento delle rate dovute. Anche in tal caso, la quota residua potrà essere nuovamente rateizzata presentando domanda entro il 31 dicembre 2021.
Per le richieste presentate entro il 31 dicembre 2021, viene elevata da 60 mila a 100 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione senza necessità per il contribuente di dover documentare la temporanea situazione di difficoltà.
Inoltre, per tutte le domande di rateizzazione delle cartelle presentate entro la fine del 2021, viene innalzato da 5 a 10 il numero delle rate non pagate che comporta la decadenza del piano di dilazione accordato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Cartelle esattoriali sospese, non c’è una nuova proroga: notifiche al via e pagamento delle rate entro il 31 gennaio 2021
C’è un aspetto ulteriore che l’AdER evidenzia: il decreto Ristori-quater non ha modificato la scadenza della sospensione delle attività della riscossione.
Resta fissata al 31 dicembre 2020 la sospensione dei pagamenti delle cartelle in scadenza tra l’8 marzo ed il 31 dicembre 2020. Il pagamento della somma dovuta dovrà essere effettuato entro il 31 gennaio 2021.
Termina alle fine del 2020 anche la sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione nonché degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati, prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati.
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