Fondo perequativo, proroga ufficiale MEF per la dichiarazione dei redditi: slittano anche i pagamenti

Rosaria Imparato

07/09/2021

La proroga della scadenza per presentare la dichiarazione dei redditi e chiedere il fondo perequativo è ufficiale. Di conseguenza, però, slittano anche i pagamenti.

Fondo perequativo, proroga ufficiale MEF per la dichiarazione dei redditi: slittano anche i pagamenti

Più tempo per presentare la dichiarazione dei redditi al fine di ottenere il contributo a fondo perduto perequativo: la proroga ufficiale è arrivata con il comunicato stampa del MEF del 6 settembre 2021.

A pochi giorni dalla scadenza del 10 settembre, imposta dal decreto Sostegni bis, è arrivato il rinvio al 30 settembre, dopo le numerose e appassionate richieste dei commercialisti.

C’è però da guardare anche l’altro lato della medaglia: se da un lato è giusto ascoltare le associazioni di categoria, dall’altro lato si verificherà anche lo slittamento dei pagamenti, con grande preoccupazione dei contribuenti (circa due milioni) che attendono un aiuto economico.

Fondo perequativo, proroga ufficiale MEF per la dichiarazione dei redditi al 30 settembre 2021

Dopo mesi di tira e molla, richieste e audizioni, la proroga della scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi, passaggio fondamentale per la richiesta del contributo a fondo perduto perequativo (o a conguaglio) è diventata ufficiale.

La notizia è stata resa nota dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il comunicato stampa pubblicato nella serata del 6 settembre.

CS MEF n. 172 del 6 settembre 2021
Contributo a fondo perduto perequativo: più tempo per la presentazione del modello Redditi

La nuova scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi slitta dal 10 al 30 settembre.

Resta invariata, invece, la scadenza del 30 novembre per la trasmissione del modello Redditi, per i contribuenti che non devono fare domanda per il fondo perduto perequativo.

Fondo perduto a conguaglio, più tempo per la dichiarazione, ma slittano anche i pagamenti

Non tarda ad arrivare la reazione positiva dei commercialisti del CNDCEC. Il presidente Massimo Miani ha affermato:

“La proroga al 30 settembre nasce da una richiesta pressante formulata in questi mesi dal Consiglio nazionale. Uno spostamento del termine al 31 ottobre sarebbe stato sicuramente più congruo, ma la data del 30 settembre è comunque più ragionevole di quella del 10 settembre.”

I commercialisti hanno più volte chiesto la proroga del termine del 10 settembre per due motivi:

  • la vicinanza al periodo estivo, puntellato di ferie e pause, ma anche tante scadenze e adempimenti;
  • le difficoltà relative alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Più tempo per i professionisti, quindi, ma è necessario fare un ragionamento più ampio e guardare il quadro generale, perché con questa proroga viene ufficializzato anche lo slittamento dei pagamenti. Se si concede più tempo per presentare domanda, è evidente che si allungano anche le tempistiche di erogazione degli aiuti.

Da sottolineare, infine, che mancano all’appello ancora due provvedimenti fondamentali:

  • il decreto MEF con le percentuali che stabiliscono il peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019;
  • il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate con il modulo per fare domanda (che però non può essere emanato senza le informazioni del decreto MEF).

Nel frattempo però si è aggiunto un tassello all’intricato mosaico del fondo perduto a conguaglio, con la pubblicazione del provvedimento con cui vengono individuati i campi della dichiarazione dei redditi da considerare per il calcolo del contributo.

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