Terza guerra mondiale, segnali di escalation: la Norvegia parla di navi russe con armi nucleari nel Baltico e l’Olanda ha intercettato tre caccia di Mosca sopra i cieli polacchi.
La linea che ci separa da una terza guerra mondiale si fa ogni giorno più sottile, con le ultime notizie di questi giorni che appaiono essere una raccolta di chiari segnali di una escalation dall’esito drammaticamente imprevedibile.
L’unica “consolazione” è il pensare che né Joe Biden né Xi Jinping vogliano prendersi la responsabilità di essere ricordati nei libri di storia come i fautori della terza guerra mondiale, visto che Vladimir Putin un posto nella colonna dei “cattivi” nei futuri manuali già l’avrebbe garantito.
Schiacciata in questo gioco più grande di lei c’è l’Europa, scenario della guerra in Ucraina e Continente che più di tutti sta pagando il conto della crisi delle materie prime innescata dal Covid e aggravata dal conflitto in corso.
Se la vicenda dei due missili caduti in Polonia ci ha dimostrato quanto possa bastare un nulla per tramutare la terza guerra mondiale da spauracchio a tremenda realtà, basta leggere la rassegna stampa per rendersi conto di quanto si stia ancora ballando sul ciglio del baratro.
Prove di terza guerra mondiale?
Lo scoppio di una terza guerra mondiale implicherebbe uno scontro militare diretto tra Stati Uniti e Cina che, finora, stanno facendo fare il lavoro sporco rispettivamente a Ucraina e Russia traendone buoni vantaggi economici e commerciali, una manna di questi tempi.
L’improbabilità di una guerra tra le due superpotenze è una delle poche cose che di recente ci può tranquillizzare, ma i recenti screzi tra Pechino e Washington hanno praticamente azzerato ogni rapporto diplomatico tra i due Paesi.
La vicenda dei palloni spia e - ancor prima - quella molto più spinosa riguardante Taiwan, hanno gettato ulteriore benzina su un fuoco attizzato dalla guerra in Ucraina in corso da quasi un anno senza che se ne intraveda la fine.
Ecco perché sono inquietanti le ultime notizie che arrivano dal Vecchio Continente. Come riferisce l’Ansa, il ministero della Difesa olandese ha parlato di “due suoi caccia F-35 che hanno intercettato ieri una formazione di tre aerei militari russi sopra la Polonia e li hanno scortati fuori da tale spazio aereo”.
Il tutto mentre il Financial Times ha lanciato la notizia di come la Russia stia “ ammassando caccia ed elicotteri al confine con l’Ucraina per sostenere la nuova offensiva di terra”; nel frattempo sul campo le truppe di Mosca sarebbero vicine alla presa della strategica località di Bakhmut.
Tornano così alla mente le previsioni da parte di Kiev di una grande offensiva russa in occasione del 24 febbraio, anniversario dell’inizio della “operazione speciale” lanciata da Vladimir Putin.
In questo scenario, è inquietante quanto è riportato nell’annuale rapporto dell’intelligence norvegese: stando agli 007 di Oslo, come riferisce Politico la Russia avrebbe schierato nel Baltico navi munite di armi tattiche nucleari.
Tutti segnali di un avvicinarsi di una terza guerra mondiale? Difficile affermare il contrario ma, come avvenuto durante gli anni della Guerra Fredda, la speranza è che questo sfoggio di muscoli resti sempre tale: fino a quando non ci sarà un cessate il fuoco in Ucraina, sarà impossibile però dormire sonni tranquilli.
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