Giorni feriali, festivi, prefestivi: quali sono? Facciamo chiarezza su come leggere il calendario e riconoscere giorni lavorativi da quelli di festa.
Quali sono i giorni feriali e festivi nel calendario dell’anno? E quali giornate possono essere considerate prefestive?
Sapere precisamente quali sono le cosiddette “date rosse”, per le quali è prevista una festività e, nella maggior parte dei casi, la vacanza dal lavoro è importante per organizzare il proprio tempo libero.
Il 2025, per esempio, offre diverse possibilità di ponti piuttosto lunghi sfruttando i giorni festivi per concedersi delle ferie.
Per gestire il lavoro e il tempo di svago, quindi, è fondamentale conoscere con chiarezza il significato di giorni feriali e festivi nel calendario italiano.
Giorni feriali e festivi nel calendario: quali sono?
Per comprendere senza dubbi quali giorni sono feriali, dunque lavorativi, e quali invece festivi occorre innanzitutto dare una prima definizione generale.
Per feriale, infatti, si intende “lavorativo, non festivo”. Nel calendario dell’anno, quindi, sono le giornate non colorate di rosso, ovvero tutte le date della settimana, escluse le domeniche e le feste indicate con il colore rosso.
I giorni feriali sono quelli nei quali si lavora e le attività produttive, commerciali, di vendita, gli uffici, le scuole sono aperte.
Quali sono, invece, i giorni festivi? In generale, si intendono quelli segnati con il colore rosso nel calendario dell’anno, nei quali sono sospese le attività lavorative di ogni tipo e le lezioni scolastiche. Secondo le norme italiane, quindi, è considerata una giornata di festa innanzitutto la domenica.
In più, ogni Stato - e anche un comune - può aggiungere giorni festivi particolari che ricordano eventi da celebrare o ricorrenze religiose da onorare. Nel calendario italiano, questi sono i giorni festivi non lavorativi oltre a tutte le domeniche dell’anno:
- 1 gennaio (Capodanno)
- 6 gennaio (Epifania)
- Lunedì dell’Angelo (Giorno dopo Pasqua)
- 25 aprile (Festa della Liberazione)
- 1 maggio (Festa del Lavoro)
- 2 giugno (Festa della Repubblica)
- 15 agosto (Assunzione Santa Maria Vergine o Ferragosto)
- 1 novembre (Festa di tutti i Santi)
- 8 dicembre (Festa dell’Immacolata Concezione)
- 25 dicembre (Natale)
- 26 dicembre (Santo Stefano)
Da aggiungere anche il Lunedì dell’Angelo, che segue la Pasqua (che cade sempre di domenica). Nel 2025 il giorno di Pasquetta cadrà il 21 aprile, che quindi è considerato “rosso”.
In Italia, inoltre, ogni comune aggiunge un’ulteriore festività, quindi giorno rosso per quel territorio, che corrisponde alla celebrazione in onore del Santo patrono cittadino.
Una curiosità per il 2025: in una sola settimana, dal 20 al 27 aprile, il calendario offre due giorni festivi: il lunedì dell’Angelo il 21 aprile e la Festa della Liberazione il 25 aprile. Questo significa che chiedendo soltanto tre giorni di ferie al datore di lavoro si guadagnano ben 7 giorni di riposo (compresi sabato e domenica).
Anche i giorni festivi del 2 giugno e dell’8 dicembre 2025 sono favorevoli poiché cadono di lunedì. Essendo date rosse consentono 3 giorni di vacanza.
Giorni prefestivi: lavorativi o no? Facciamo chiarezza
Quali sono, invece, i giorni prefestivi?
Occorre sottolineare innanzitutto che queste sono le giornate che precedono qualsiasi giorno rosso: quindi il sabato e tutte le date prima di una festività.
Non bisogna però confondere il prefestivo con il non lavorativo. In generale, infatti, i giorni antecedenti un festivo sono lavorativi, quindi da considerare feriali.
Sabato: giorno feriale o festivo?
Un ultimo dubbio da sciogliere riguarda il sabato: è giorno feriale o festivo?
In generale, esso è considerato lavorativo e quindi feriale. Solo se la giornata del sabato coincide con una festività rossa da calendario (es. Natale, 1 maggio, 2 giugno..) allora diventa festivo, con sospensione delle attività lavorative e scolastiche.
Altrimenti, il sabato è giorno feriale prefestivo, poiché viene prima della domenica.
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