Quali sono i primi ordini esecutivi firmati da Trump: emergenza confine con il Messico, due soli sessi, ius soli

Alessandro Nuzzo

20/01/2025

Il 47esimo presidente degli Stati Uniti, nel giorno del suo insediamento ha già firmato diversi decreti. Ecco quali.

Quali sono i primi ordini esecutivi firmati da Trump: emergenza confine con il Messico, due soli sessi, ius soli

Donald Trump si è ufficialmente insediato alla Casa Bianca come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Oggi, lunedì 20 gennaio, è avvenuto il giuramento al Campidoglio e il passaggio di consegne da Joe Biden. Presente alla cerimonia anche la nostra premier Giorgia Meloni, unico capo di Governo europeo. Dopo la cerimonia di giuramento sulla Bibbia come vuole il protocollo, Donald Trump ha fatto il suo primo discorso da neo presidente statunitense. Circa 20 minuti in un discorso durato una manciata di minuti in più rispetto al precedente tenuto in occasione della scorsa elezione.

Il discorso di Trump è apparso più simile ad un comizio che ad un insediamento presidenziale. Il tycoon ha criticato l’operato della precedente amministrazione pur non citando mai Biden e ha condito il suo discorso di frasi ad effetto, dallo stile patriottico. «Sta per iniziare l’età dell’oro dell’America», le sue prime parole. Ha ribadito in varie circostanze l’inizio di una nuova era per gli Stati Uniti, l’avvio di un epoca fiorente sia da un punto di vista economico che geopolitico. Ha anche annunciato già una serie di ordini esecutivi firmati immediatamente appena dopo l’insediamento. Vediamo quali.

Trump annuncia la firma immediata di una serie di ordini esecutivi

Il 20 gennaio non è solo un giorno importante per la cerimonia solenne di insediamento ma Trump si è voluto mettere subito al lavoro firmando decine e decine di ordini esecutivi, quasi 100. Un modo per cancellare immediatamente alcune politiche del suo predecessore e dare subito una sterzata al Governo. I presidenti statunitensi amano avviare il loro mandato firmando ordini esecutivi. La scorsa volta Trump ne firmò soltanto uno. Biden inaugurò la sua avventura alla Casa Bianca firmandone 9 il primo giorno. Trump questa volta invece ne dovrebbe firmare quasi 100.

Gli ordini esecutivi sono comodi per i neo presidenti perché permettono di evitare dibattiti e lunghi iter legislativi in quanto sono immediatamente effettivi. Molti saranno sicuramente contestati dai democratici in Tribunale e potrebbero finire per essere bloccati.

Il primo decreto da firmare e che ha annunciato anche nel corso del discorso di insediamento è la dichiarazione dello Stato di emergenza nel Sud del paese al confine con il Messico. «Dichiarerò oggi l’emergenza al confine col Messico e manderò l’esercito», ha detto. Questo per annunciare battaglia all’immigrazione clandestina con la politica «Remain in Mexico». Con la firma del decreto, Trump potrà attingere ai fondi della Difesa per debellare l’immigrazione. Non solo, darà battaglia ai cartelli della droga stranieri avendo così appiglio per «deportare milioni e milioni di migranti criminali».

Altro ordine esecutivo firmato immediatamente è sull’istituzione di due soli generi: uomo e donna. «Questa settimana metterò fine alla politica governativa di manipolare socialmente genere e razza. Da oggi, la politica ufficiale del governo degli Stati Uniti sarà che ci sono solo due generi: uomini e donne», quanto detto da Trump nel suo discorso di insediamento.

Trump firmerà un decreto anche per porre fine allo ius soli. Niente più cittadinanza per diritto di nascita per i bambini nati negli Stati Uniti i cui genitori non hanno uno status di immigrazione legale.

Altro decreto riguarderà l’energia con l’istituzione di un’emergenza energetica per favorire le trivellazioni aumentando la produzione di petrolio e gas da esportare. «Dichiaro un’emergenza energetica e noi trivelleremo, baby, trivelleremo, [...] esporteremo energia americana in tutto il mondo [...] saremo di nuovo una nazione ricca, l’oro liquido sotto i nostri piedi aiuterà ad applicare le mie azioni». E inoltre ha annunciato la fine dell’obbligo del Green New Deal, la serie di riforme economiche e sociali incentrate sul cambiamento climatico.

Previste infine misure di clemenza per tutte le persone coinvolte nell’assalto al Congresso di quattro anni fa.

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