Quali sono le strade più pericolose d’Italia per tasso di incidenti? A rispondere alla domanda è l’ACI (Automobile club d’Italia)
Paese che vai, strade pericolose che trovi. Di strade e autostrade pericolose ne è pieno il mondo e non mancano nemmeno in Italia.
Infatti, se negli ultimi anni, si è parlato spesso di sicurezza stradale, tutt’oggi esistono tratti stradali che si distinguono per un elevato tasso di incidentalità, e che necessitano di un’attenzione particolare sia da parte delle autorità che degli automobilisti.
Per fare chiarezza sulla questione, l’Automobile Club d’Italia (ACI) ha stilato una speciale classifica basata su uno studio approfondito degli incidenti per chilometro.
I dati raccolti mettono in evidenza come alcune arterie stradali, tanto urbane quanto extraurbane, presentino rischi decisamente superiori alla media nazionale. Nonostante ciò, lo studio ha evidenziato anche le aree di miglioramento, segno che le misure di prevenzione, sebbene necessitino di rafforzamento, stanno già dando alcuni risultati.
La classifica rivela i tratti stradali più pericolosi del paese, includendo autostrade, tangenziali e strade statali, con una maggiore concentrazione di incidenti nelle aree metropolitane di Milano, Roma e in alcune aree del Centro-Nord. Questi dati forniscono un importante punto di partenza per promuovere interventi di sicurezza sulle strade italiane, specialmente nei tratti più trafficati e ad alto rischio.
Ecco quali sono le strade più pericolose a cui prestare la massima attenzione.
Classifica delle strade più pericolose d’Italia
Lo studio dell’ACI ha evidenziato alcuni tratti urbani e extraurbani come particolarmente pericolosi per l’alto tasso di incidentalità. Vediamo di seguito la classifica, suddivisa in autostrade e strade statali.
Autostrade
A dominare la classifica vi è il tratto urbano dell’autostrada A24, che collega Roma a Teramo, seguito dalla tangenziale Nord di Milano. La situazione è aggravata anche dalla densità del traffico su queste arterie, che contribuisce al verificarsi frequente di incidenti gravi. La classifica prosegue con altre strade a elevato rischio, sia al Sud che al Nord Italia, con indici di sinistrosità molto alti rispetto alla media nazionale, che si attesta su 1,03 incidenti per chilometro. Sul podio troviamo quindi:
- Autostrada A24 (tratto urbano Roma-Teramo), presenta un elevato tasso di incidenti per chilometro, con una densità di traffico alta.
- Tangenziale Nord di Milano, che presenta una rilevante frequenza di sinistri, complice anche l’intenso traffico urbano.
- Diramazione Capodichino dell’A1 (Campania) con 8,1 incidenti per chilometro.
Strade Statali
Passando alle strade extraurbane, la media si attesta sui 0,5 sinistri/km, con la classifica dominata dai tratti siti tra il Nord ed il Centro Italia:
- Strada Statale 719 Prato-Pistoia con 8 incidenti per chilometro; è il tratto extraurbano con la maggiore pericolosità.
- Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (provincia di Milano) con 6,9 incidenti per chilometro.
- Strada Statale 671 Asse Interurbano di Bergamo con 6 incidenti per chilometro, in linea con il livello medio di pericolosità delle strade lombarde.
Miglioramenti e riduzione dell’incidentalità
Nonostante le difficoltà legate alla sicurezza di alcune strade, lo studio dell’ACI evidenzia anche miglioramenti significativi in alcuni tratti, sia in termini di riduzione degli incidenti che della mortalità. I dati mostrano che gli interventi strutturali e le misure di prevenzione della sicurezza stradale stanno dando i primi frutti. Alcuni tratti, infatti, registrano un calo importante del tasso di incidentalità, soprattutto grazie a nuove infrastrutture e campagne di sensibilizzazione. Ecco i tratti che hanno visto un miglioramento della sicurezza:
- A51 Tangenziale est di Milano con una Riduzione degli incidenti rispetto agli anni precedenti, frutto di una gestione attenta del traffico;
- GRA di Roma - Il Grande Raccordo Anulare che vede un miglioramento, seppur graduale, nei dati relativi agli incidenti;
- A8 (provincia di Varese) con una diminuzione significativa degli incidenti grazie a recenti interventi strutturali;
- SS 36 del Lago di Como e dello Spluga (provincia di Monza e Brianza);
- A12 (provincia di Genova);
- A4 (provincia di Padova);
- A13 (provincia di Bologna);
- SS 16 Adriatica (Ravenna e Pesaro-Urbino), dove è in diminuzione sia il tasso di incidenti che quello di mortalità;
- SS 372 Telesina (provincia di Caserta);
- SS 121 Catanese.
Sebbene alcune arterie stradali italiane rimangano quindi particolarmente pericolose, la tendenza generale è incoraggiante; grazie a interventi mirati e a una maggiore attenzione alla sicurezza stradale, alcuni tratti stanno registrando un miglioramento.
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