Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha ipotizzato una data di ripartenza del turismo con la riapertura degli hotel e l’avvio della stagione estiva. Ecco le novità.
Quando potranno riaprire gli hotel? In vista della stagione estiva le strutture ricettive in Italia vorrebbero farsi trovare pronte, dopo un anno di lockdown e perdite disastrose per il settore.
Con l’Italia ancora suddivisa in zona rossa e arancione, ad oggi non c’è una data certa per la ripartenza del turismo, ma c’è chi ha già pensato di prenotare le vacanze, sperando in un allentamento delle restrizioni per i mesi estivi.
Anche il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ha mostrato apertura ai viaggi, ipotizzando una possibile data di riapertura degli hotel e una ripresa dei viaggi, agevolati dal passaporto sanitario. Ecco le prime ipotesi su quando e come potremo tornare a viaggiare.
Hotel, quando riaprono: c’è la data
Dal 20 aprile il Governo potrebbe definire graduali riaperture di attività e regioni sulla base dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale.
Potrebbe essere proprio la festa della Repubblica, il 2 giugno, la data simbolo per la ripartenza del turismo e la riapertura degli hotel: secondo il ministro Garavaglia, questa data potrebbe essere un buon compromesso. In un incontro con la stampa estera, il ministro ha ipotizzato anche la possibile e graduale ripresa dei viaggi all’estero senza restrizioni, ma senza fissare un data di scadenza.
“È la domanda che abbiamo posto nell’ultimo Consiglio dei ministri - ha detto -. Ci è stata data ampia rassicurazione che è intenzione del governo arrivare a una programmazione per l’estate. Penso che nel giro di qualche giorno saremmo in grado di dare date certe”. L’anno scorso, ha poi ricordato Garavaglia, il settore turistico è ripartito a metà maggio: “non vedo perché non possa essere così anche quest’anno”.
I protocolli sanitari, ha aggiunto ancora il ministro, “ci sono già dall’anno scorso e sono molto rigidi, semmai si possono inasprire nel primo periodo”.
Al momento la priorità sono i ristori, come ha sottolineato il titolare del dicastero al Turismo: “Ci sono più di 500 milioni a disposizione del neoistituito ministero del Turismo da distribuire”. Ci sono poi altri 228 milioni da distribuire e “oltre a queste risorse abbiamo 350 milioni per le fiere e i congressi, a cui si aggiungono da distribuire altri 100 milioni stanziati con il dl Sostegni”.
Precisiamo che secondo la normativa vigente gli alberghi possono restare aperti sia in zona rossa che arancione, così come i ristoranti al loro interno, ma solo per i clienti che vi alloggiano. Quindi è consentita, senza limiti di orario, la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.
Ovviamente con il crollo delle presenze turistiche dovuto alla chiusura dei confini nazionali e regionali e allo stop a congressi ed eventi, migliaia di strutture ricettive in Italia hanno chiuso considerando gli altissimi costi fissi e le spese di gestione.
Il pass vaccinale per i viaggi all’estero
Per quanto riguarda i viaggi all’estero, tutto è ancora incerto: Garavaglia intende fornire un “lasciapassare” non soltanto a tutti i cittadini vaccinati, ma anche a chi ha già passato il Covid o a chi ha effettuato un tampone negativo. Il 4 maggio, a tal fine, si svolgerà un incontro con gli altri leader del G20 per implementare il pass vaccinale.
Tra le altre idee per mettere in sicurezza i cittadini e prepararsi alla stagione estiva c’è quella di creare delle aree Covid-free, per esempio nelle isole, vaccinando tutta la popolazione.
“Nel turismo esistono protocolli che consentono di operare in sicurezza - ha spiegato il ministro -. Penso alle crociere, ma anche gli alberghi sono disponibili ad attuarli, o i bus turistici”.
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