Quando la visita ad un parente rientra nei casi di necessità?

Antonio Cosenza

03/12/2020

La visita ai parenti non rientra nei casi di necessità che giustificano uno spostamento fuori Comune o Regione: ma c’è un’eccezione, ecco quale.

Quando la visita ad un parente rientra nei casi di necessità?

Le visite ai parenti non sono consentite sotto le feste, eccetto che quando sussiste un motivo di necessità.

Il nuovo DPCM mette un freno alle visite ai parenti a Natale e negli altri giorni di festa. Dimentichiamoci il giro di visite a domicilio per scambiarci auguri e regali di Natale con amici e parenti stretti: il decreto firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella serata del 3 dicembre 2020, che entrerà in vigore dalla giornata di domani, limita la possibilità di passare le feste in compagnia, specialmente per chi abita in piccoli Comuni.

Sono diverse, infatti, le restrizioni, nonché le raccomandazioni, che vanno a limitare le occasioni di convivialità durante le feste. Anche perché l’andare a trovare i parenti, anche se stretti, non dovrebbe rientrare nei casi di necessità che giustificano uno spostamento in deroga ai divieti previsti, come invece si era vociferato qualche ora prima della firma del decreto.

Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le regole che limitano la possibilità di fare visita ai parenti il giorno di Natale, anche semplicemente per passare qualche ora in compagnia.

Nuovo DPCM, raccomandazione di non ricevere persone non conviventi

In un sistema liberal democratico noi non possiamo entrare nelle case degli italiani”. Con queste parole il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato il motivo per cui nel nuovo DPCM ci si è limitati a prevedere “una forte raccomandazione”, e non una restrizione vera e propria, per i festeggiamenti di Natale in famiglia.

La raccomandazione è chiara: non ricevere a casa persone non conviventi. Si tratta, infatti, di un rischio troppo alto, specialmente in situazioni come quella del Natale caratterizzata da alta convivialità e dove i festeggiamenti diventano più intensi.

Il Presidente del Consiglio ci tiene a sottolineare che si tratta di “una cautela essenziale, non solo per noi stessi ma per proteggere i nostri genitori e nonni”; fatto sta che trattandosi di una raccomandazione non vi è alcuna sanzione per chi decide di trasgredire.

Tuttavia, ci sono diverse restrizioni vere e proprie che di fatto vanno a limitare la possibilità di fare visita ai parenti, anche per coloro che decidono di non curarsi della suddetta raccomandazione; vediamo quali sono.

Spostamenti vietati

Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno si potrà fare visita - ma è fortemente sconsigliato dal Governo - ai soli parenti che si trovano nella stessa città.

Il nuovo DPCM, infatti, vieta gli spostamenti fuori Comune nelle seguenti giornate: 25 dicembre, 26 dicembre e 1° gennaio. Non sarà possibile, quindi, andare a trovare i parenti che si trovano fuori città nei giorni di festa e non è prevista alcuna deroga a questa restrizione. Per questo motivo, chi vive in una città differente da quella dei propri genitori o figli non potrà passare con loro il giorno di Natale, né tantomeno quello di Santo Stefano o Capodanno.

Ci si potrà spostare nei giorni della Vigilia di Natale e Capodanno ma il cenone con i parenti è comunque compromesso. Non sono previste deroghe, infatti, per il coprifuoco: nessuno spostamento, eccetto i casi di necessità, motivi di salute e lavoro, sarà consentito oltre le 22:00.

Quando fare visita ad un parente rientra nei casi di necessità?

Tuttavia, tra i casi di necessità vengono indicate alcune situazioni che giustificano la visita ai parenti in deroga alle restrizioni previste per gli spostamenti.

Come anticipato, però, non ci sarà alcuna deroga per i parenti stretti: per questi si applicano le stesse regole e raccomandazioni previsti per gli altri parenti e amici.

L’unica possibilità per far visita ad un parente è quella in cui si va ad assistere una persona non autosufficiente. Ad esempio, si potrà andare a trovare i nonni per Natale, ma solo nel caso in cui questi non siano autosufficienti. E con la raccomandazione che, trattandosi di una delle categorie più esposte al virus, vengano rispettate tutte le norme anti contagio. Attenzione: questa regola non vale solamente per i parenti, in quanto ci si potrà spostare anche per assistere una persona non autosufficiente con la quale non c’è alcun legame di parentela.

Questo, quindi, l’unico caso che per il momento sembra consentire la visita ad un parente in deroga alle restrizioni previste. Maggiore chiarezza, comunque, verrà fatta con le FAQ della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con le quali saranno indicati tutti i motivi di necessità che consentiranno di spostarsi fuori Regione e Comune nel periodo festivo.

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