Quanto consuma il piano a induzione? Conviene davvero?

Alessandro Cipolla

10 Gennaio 2025 - 15:44

Il piano a induzione conviene di più rispetto ai più comuni a gas? Ecco quanto consuma, come funziona e alcuni consigli da tenere a mente prima di fare l’acquisto.

Quanto consuma il piano a induzione? Conviene davvero?

Quanto consuma il piano a induzione? Una domande sempre più d’attualità visto che questa tecnologia, ormai da diversi anni, è sempre più frequente anche nelle cucine italiane.

Il piano cottura a induzione è una tecnologia moderna per cucinare che utilizza campi elettromagnetici per generare calore direttamente nelle pentole invece di riscaldare il piano stesso.

A differenza dei tradizionali piani a gas o in vetroceramica, il calore è prodotto solo quando viene posizionata una pentola compatibile sulla superficie del piano.

In molti poi apprezzano il design del piano a induzione, ma anche il fatto che si pulisce in maniera semplice e che permette una cottura più rapida degli alimenti.

Ci sono però anche diversi svantaggi, a iniziare dal fatto che sono più costosi rispetto ai tradizionali piani a gas o elettrici, oltre a necessitare di pentole compatibili ed essere abbastanza delicati. Senza energia elettrica inoltre il piano cottura a induzione non funziona.

Detto questo vediamo nel dettaglio quanto consuma un piano a induzione, il tutto per capire se sia più conveniente a livello di costi in bolletta rispetto ai piani cottura più tradizionali.

Come funziona il piano a induzione

Per prima cosa vediamo come funziona un piano cottura a induzione. Sotto la superficie in vetro ci sono delle bobine elettromagnetiche. Quando si accende il piano, queste bobine generano un campo elettromagnetico oscillante.

Questo campo interagisce con il materiale ferroso (o magnetico) della pentola - che come abbiamo detto deve essere compatibile -, inducendo correnti che producono calore direttamente nella pentola.

In Italia i piani a induzione sono sempre più diffusi: anche a livello europeo le vendite sono in rapido aumento soprattutto in paesi come Germania, Francia, Regno Unito e Spagna.

Quanto consuma un piano a induzione

Il consumo di un piano cottura a induzione dipende da diversi fattori come il modello, il numero di zone di cottura attive, la potenza impostata e la durata dell’uso.

La potenza nominale di un piano cottura a induzione varia generalmente tra 1500 W e 3000 W per singola zona di cottura, con un picco massimo che può raggiungere i 7000-9000 W per l’intero piano se tutte le zone sono attive alla massima potenza.

Alcuni modelli hanno una funzione chiamata Power Boost che aumenta temporaneamente la potenza di una zona per una cottura rapida, arrivando fino a circa 3500 W per zona.

Il consumo però dipende soprattutto dall’uso effettivo. A media potenza durante la cottura normale - bollire acqua e cucinare - il consumo si aggira attorno a 700-1200 W per zona. Ad alta potenza con tutte le zone a pieno regime si può arrivare a consumare intorno ai 2000-3000 W per zona.

Considerando che il prezzo dell’energia elettrica oggi è pari a 0,16643 €/kWh per chi ha una tariffa monoraria, se usi una zona di cottura da 2 kW per 1 ora il costo è di 0,33 centesimi. In base a questo il peso in bolletta del piano a induzione si aggira sui 10 euro al mese.

Conviene più il piano a induzione o a gas?

Questi brevi accenni al consumo del piano induzione e della cucina a gas può aiutare a scegliere, ma di fatto bisogna considerare tutti i pro e i contro dei due sistemi.

Mentre il sistema a gas è considerato in genere più pericoloso per via della fiamma libera, il piano a induzione in linea generale consuma più energia anche se con un minor tempo di utilizzo.

Dipende molto dall’investimento iniziale: se si acquista un piano a induzione efficiente il costo annuale per la gestione sarà più basso, perché consumerà meno energia e non richiederà di aumentare i kilowatt, ma si dovranno investire oltre 500 euro nell’apparecchio. Al contrario, con un investimento iniziale più basso, sarà il costo dell’energia ad aumentare.

In generale rispetto ai fornelli a gas, il piano a induzione è:

  • più efficiente (meno dispersione di energia);
  • più rapido nel riscaldamento;
  • leggermente più costoso in termini di consumo elettrico, ma può essere compensato se usi tariffe vantaggiose o hai un impianto fotovoltaico.

Consigli sul piano a induzione

Prima di effettuare l’acquisto bisogna considerare le dimensioni del piano cottura in relazione allo spazio disponibile nella tua cucina, il numero di zone di cottura necessarie e le funzioni aggiuntive che potrebbero essere utili, come il limitatore di potenza o la connettività Wi-Fi.

Inoltre, assicurati che l’impianto elettrico domestico sia adeguato per supportare un piano cottura a induzione, considerando la potenza assorbita dal dispositivo.

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