L’aumento del costo delle sigarette, ormai, è una costante che si verifica più o meno ogni anno. Quanto costeranno nel 2025, e cosa potrebbe accadere con la Legge di Bilancio?
Quanto costeranno le sigarette dal 1° gennaio 2025? Ormai è una costante il fatto che il costo dei prodotti del tabacco subiscano un incremento del prezzo a cadenza, più o meno, costante. Sicuramente un aumento del prezzo di sigari, sigarette e prodotti del tabacco è previsto anche per il prossimo anno anche se ancora non è possibile quantificarlo.
L’incremento, infatti, è stato già annunciato dalla manovra di quest’anno, quella in vigore da gennaio scorso, che ha previsto gli aumenti cui abbiamo assistito nel corso dell’anno e anche quelli per il prossimo. A preoccupare, però, non è tanto questo aumento, che incide di poco sul costo al pacchetto, quando quello annunciato con la Legge di Bilancio 2025 che potrebbe portare quasi a un raddoppio dei prezzi.
Non ci sarà nessun cambiamento di prezzo con lo scoccare del nuovo anno, servirà, infatti, qualche settimana all’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane affinché sia emanata la determinazione direttoriale che preveda, appunto, la variazione dei prezzi. L’effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 si sentirà, in ogni caso, nei primi mesi del prossimo anno.
Quanto costeranno le sigarette nel 2025?
Intanto va sottolineato che già la Legge di Bilancio 2023 aveva previsto l’aumento dei prezzi delle sigarette per il prossimo anno e nello specifico:
per l’anno 2024 in 28,20 euro per 1.000 sigarette e, a decorrere dall’anno 2025, in 28,70 euro per 1.000 sigarette.
La Legge di Bilancio 2024, poi, ha modificato il tutto con:
per l’anno 2024, in 29,30 euro per 1.000 sigarette e, a decorrere dall’anno 2025, in 29,50 euro per 1.000 sigarette.
Questo ha determinato l’aumento dei prezzi delle sigarette a cui abbiamo assistito tra febbraio e aprile 2024 (alcuni marchi hanno adeguato il prezzo solo in un secondo momento) e che ha portato il costo di ogni pacchetto a salire fino a 30 centesimi.
Già è annunciato che un aumento per il 2025 è previsto, se restasse invariato sarebbe un aumento irrilevante che per ogni pacchetto di sigarette inciderebbe meno di 10 centesimi (si consideri che l’aumento previsto è di 20 centesimi ogni 1.000 sigarette e che questo incide, all’incirca, al 50% sul prezzo di vendita). Si deve considerare, però, che la Legge di Bilancio 2025 potrebbe intervenire con una variazione, come già avvenuto lo scorso anno, determinando una crescita del prezzo del pacchetto più corposa, ma sempre abbastanza contenuta.
La tassa di scopo sulle sigarette
L’incognita più grande per i fumatori, in questo momento, è rappresentata dalla tassa di scopo proposta dall’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e appoggiata dalla vicepresidente del Senato Castellone che ha annunciato emendamenti alla Legge di Bilancio 2025 in tal senso.
La campagna, #SoSostenereSSN, è appoggiata da diverse forze politiche. Se venisse accolta la proposta e inserita nella manovra di fine anno porterebbe quasi al raddoppio dell’attuale prezzo delle sigarette visto che prevede un aumento di 5 euro a pacchetto.
Lo scopo principale è quello di disincentivare il vizio del fumo e, come conseguenza, generare gettito da destinare al Servizio Sanitario Nazionale. Il duplice obiettivo della tassa di scopo dovrebbe portare a una riduzione del consumo dei prodotti del tabacco e, laddove non ci riuscisse, a generare incassi fino a 13,8 miliardi per finanziare il SSN.
Gli incassi aggiuntivi dell’aumento delle sigarette (che come abbiamo detto vedrebbero il prezzo quasi raddoppiato, visto che il pacchetto più costoso oggi costa 6,20 euro) sarebbero destinati alla sanità pubblica che, alla fine, si fa carico dei costi economici per fronteggiare le malattie cardiovascolari e respiratorie che il fumo provoca.
Le stime dell’Aiom sull’aumento delle sigarette sono abbastanza ottimistiche e parlano di una diminuzione importante delle vendite di prodotti del tabacco (che inciderebbero in maniera positiva sulle finanze della sanità pubblica). Secondo le stime già un aumento del 10% potrebbe ridurre il consumo del 4%. Un incremento che tocca quasi il 50% di ogni pacchetto di sigarette oggi in commercio potrebbe mirare a ottenere una riduzione del consumo che supera anche il 20%.
Nell’attuale testo della manovra, approvato dal Consiglio dei Ministri e firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la tassa di scopo sulle sigarette non è contenuta. Ciò non vuol dire, però, che non possa essere inserita nell’iter parlamentare.
Ricordiamo che a sostegno della campagna c’è la vicepresidente del Senato che, se dovesse proporre un emendamento lo farebbe solo al passaggio a Palazzo Madama del testo della Legge di Bilancio. Il passaggio al Senato è atteso a fine novembre, dopo la presentazione, la scrematura e la votazione degli emendamenti alla Camera.
Quanto aumenteranno le sigarette nel 2025?
Stabilire quanto costeranno le sigarette nel 2025 non è semplice, soprattutto in virtù del fatto che non è ancora certo cosa conterrà la Legge di Bilancio 2025 al riguardo (se sarà prevista la tassa di scopo e se saranno ritoccati gli incrementi annunciati dalla manovra 2024). Come abbiamo detto un aumento è stato annunciato già dalla manovra dello scorso anno, ma potrebbe essere anche talmente basso da non essere considerato rilevante dai consumatori abituali di prodotti del tabacco.
Se la tassa di scopo, invece, andasse in porto tutte le sigarette in Italia costerebbe oltre i 10 euro a pacchetto.
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