Alla vigilia delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre, scopriamo quanto guadagnano scrutatore e presidente sia nei seggi ordinari che in quelli speciali.
Quanto guadagnano scrutatore e presidente di seggio alle prossime elezioni? Sul compenso percepito si pagano le tasse? Siamo alla vigilia delle elezioni regionali in Emilia Romagna di domenica 17 e lunedì 18 novembre, quando 3,6 milioni di elettori saranno chiamati alle urne in 4.529 seggi elettorali della Regione.
Un ruolo cruciale, in queste giornate, è quello che svolgeranno gli scrutatori e i presidenti dei seggi sia ordinari che speciali.
Si vota:
- domenica 17 novembre dalle 7,00 alle 23,00;
- lunedì 18 novembre dalle 7,00 alle 15,00.
Va tenuto presente che gli scrutatori e i presidenti di seggio dovranno essere disponibili:
- sabato 16 novembre dalle 16,00 fino alla conclusione delle operazioni previste prima del voto;
- domenica 17 novembre dalle 7,00 alle 23,00 solo per le operazioni di voto;
- lunedì 18 novembre dalle 7,00 al termine dello scrutinio, per le operazioni di voto (che terminano alle 15,00) e per il successivo scrutinio.
Quanto guadagnano effettivamente coloro che saranno chiamati ad assolvere il compito di scrutatore e di presidente di seggio nelle giornate in cui saranno impegnati per consentire ai cittadini di votare?
I compensi di scrutatori e presidente sono variabili
Quando i cittadini sono chiamati alle urne, presidente di seggio e scrutatori, che si occupano delle operazioni di voto, hanno diritto a un compenso variabile in base al fatto che la consultazione sia politica, amministrativa o per un referendum.
Si tratta di un buon modo per arrotondare le proprie entrate, ma è bene sapere che l’importo che si percepisce non è sempre uguale. Quanto guadagnano esattamente scrutatori e presidenti di seggio per le elezioni regionali in Emilia Romagna del 17 e 18 novembre?
A determinare l’importo dei compensi sono fattori diversi tra i quali vanno a pesare l’appuntamento elettorale nello specifico:
- la responsabilità richiesta prima, durante e dopo il voto;
- il numero di schede che è chiamato a votare ogni cittadino.
In occasione di referendum in cui le schede sono molte, infatti, i compensi salgono vertiginosamente. Proprio per il maggior peso delle responsabilità richieste prima e durante il voto e nel corso dello scrutinio, al presidente di seggio è corrisposto un compenso maggiore rispetto che agli scrutatori.
Chi può fare lo scrutatore e come?
A stabilirlo è la Legge così come prevede anche le rispettive tabelle retributive. Inoltre chi accetta il compito di scrutatore ha diritto a un’assenza giustificata e retribuita al lavoro, oltre che al riposo compensativo il giorno seguente.
Aumenti di compenso a scrutatori e presidente
Il decreto elezioni che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso gennaio, oltre a stabilire le modalità del voto, ha previsto, all’articolo 1 comma 4 del Dl 7 del 29 gennaio 2024, anche un aumento dei compensi per gli scrutatori e i presidenti di seggio.
Il compenso a forfait corrisposto a queste figure sale del 15% perché negli ultimi anni si è vista una scarsa partecipazione dei cittadini a occupare questi ruoli fondamentali per il buon andamento del voto. Per questo motivo è stato previsto un aumento del gettone presenza per il personale dei seggi per rendere più attrattivo il compito da svolgere e sperare in una maggiore partecipazione.
Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio
Chi fa lo scrutatore alle elezioni regionali in Emilia Romagna ha diritto a un compenso erogato dalla Regione. I presidenti di seggio, inoltre, dato che hanno maggiori responsabilità (come vedremo) percepiscono un importo superiore. Ecco una tabella riepilogativa con i compensi spettanti a forfait:
Tipologia elezioni | Guadagno scrutatore | Guadagno presidente |
---|---|---|
Referendum | 104,00€ | 130,00€ |
Elezioni amministrative e politiche | 120,00€ | 150,00€ |
Parlamento europeo | 96,00€ | 120,00€ |
Parlamento europeo + amministrative | 121,00€ | 156,00€ |
Parlamento europeo + amministrative comunali + amministrative regionali | 146,00€ | 194,00€ |
Applicando, quindi, ai compensi previsti nella tabella la maggiorazione del 15%, per le elezioni regionali (che rientrano in quelle amministrative e politiche), competerà, nei seggi ordinari, un compenso pari a:
- 138,00€ per gli scrutatori;
- 138,00€ per i segretari;
- 172,50€ per i presidenti di seggio.
Se si tratta di un seggio speciale, invece, i compensi sono pari a:
- 70,15€ per gli scrutatori;
- 70,15€ per i segretari;
- 103,50€ per i presidenti di seggio.
I compensi vanno intesi per l’intera consultazione elettorale e non a giornata.
Come e quando viene erogato il pagamento
In genere il pagamento dell’importo dovuto viene erogato in seguito a una comunicazione del Comune di residenza al proprio indirizzo mediante una lettera o una email sulla casella di posta. Documenti su cui sono spiegati tempi e modalità per ritirare le somme. Altrimenti si può sempre consultare il sito o contattare l’Ufficio elettorale del proprio Comune per avere maggiori informazioni.
Scrutatori e presidenti di seggio lavoratori dipendenti: cosa spetta?
Possono diventare scrutatori e presidenti di seggio coloro che non hanno un lavoro, ma anche chi svolge un’attività come lavoratore autonomo o dipendente. Per questi ultimi la legge prevede dei permessi elettorali sul lavoro, che consentono di sospendere l’attività lavorativa nei giorni delle elezioni senza perdere la retribuzione prevista.
Indipendentemente dalle ore di disponibilità, per ogni giornata in cui scrutatori e presidenti di seggio sono impiegati hanno diritto a un permesso sul lavoro. Come specificato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 11830/2001, infatti, anche quando la partecipazione interessa solamente una parte della giornata, l’assenza viene legittimata per l’intero giorno lavorativo.
Per questo motivo spetta un permesso retribuito per tutti quei giorni in cui il lavoratore deve assentarsi dal lavoro per prendere parte alle operazioni di voto; se il calendario elettorale cade di sabato o domenica (giorni non lavorativi), scrutatori e presidenti di seggio hanno diritto a un riposo compensativo il giorno seguente le elezioni.
In alternativa possono rinunciare al riposo compensativo, ma in tal caso hanno diritto a una quota di retribuzione aggiuntiva allo stipendio mensile.
Compensi scrutatori e presidente, ci si pagano le tasse?
Chiunque sia chiamato a svolgere il compito di scrutatore o presidente di seggio riceve un compenso. Questo va indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo e ci si pagano le tasse?
Per gli onorari che ricevono gli scrutatori, i presidenti di seggio e anche il segretario di sezione (seggio), non è prevista tassazione. La legge 53/1990 stabilisce, infatti, che si tratta di un rimborso spese forfettario non assoggettabile a ritenute o tassazione. I guadagni, quindi, non concorrono alla formazione del reddito imponibile e non vanno indicati nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.
Il Comune per questi compensi, quindi, non è tenuto al rilascio di Certificazione Unica poiché non si tratta di somme che concorrono alla formazione del reddito di scrutatori e presidenti che li hanno percepiti.
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