Questa è l’acqua più sana disponibile in commercio secondo l’esperto

Luna Luciano

20 Marzo 2025 - 20:25

Non tutte le acque che compriamo ai supermercati sono uguali. Ecco tutto quello che c’è da sapere su come scegliere l’acqua più salutare per noi.

Questa è l’acqua più sana disponibile in commercio secondo l’esperto

L’acqua è un elemento essenziale per la nostra salute, ma a differenza di quello che comunemente si crede non tutte le acque sono uguali.

Ogni giorno, milioni di persone scelgono quale acqua bere, senza sapere esattamente quali siano le differenze tra le varie opzioni disponibili sugli scaffali dei supermercati. La composizione dell’acqua varia a seconda della fonte e della sua mineralizzazione, e alcuni elementi possono influire sulla nostra salute più di quanto immaginiamo.

Secondo l’esperto nutrizionista Adrian Vornicu, la scelta dell’acqua da bere quotidianamente dovrebbe basarsi su un parametro fondamentale: il residuo fisso. Questo valore indica la quantità di sali minerali e oligoelementi presenti nell’acqua dopo un processo di evaporazione, e può influenzare il nostro organismo in modi diversi. Vornicu ha spiegato che tra i pasti sarebbe preferibile consumare acqua con un residuo fisso inferiore a 100 mg/l per garantire un’idratazione ottimale e ridurre l’assunzione di sali minerali in eccesso.

Bere un’acqua “leggera” consentirebbe al corpo di purificarsi più facilmente, favorendo la diuresi e il corretto funzionamento dei reni. Ma cosa significa esattamente residuo fisso e come possiamo utilizzarlo per scegliere l’acqua migliore? Di seguito tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Residuo fisso: cos’è e perché è importante

Il residuo fisso, noto anche come total dissolved solids (TDS), rappresenta la quantità di sali minerali e oligoelementi presenti in un litro d’acqua dopo un processo di evaporazione e essiccazione a 180°C. Questo valore è un indicatore chiave per classificare le acque potabili e determina la loro mineralizzazione:

  • Acque minimamente mineralizzate (<50 mg/l) favoriscono la diuresi e sono indicate per chi soffre di calcoli renali o ha bisogno di un’acqua molto leggera per depurare il proprio organismo.
  • Acque oligominerali (50-500 mg/l), ossia le più diffuse, sono ideali per il consumo quotidiano in quanto contengono una quantità equilibrata di minerali senza sovraccaricare i reni.
  • Acque medio minerali (500-1500 mg/l), ricche di minerali, queste sono utili per chi pratica sport o ha bisogno di reintegrare sali persi con la sudorazione. Sono indicate per chi ha carenze specifiche di minerali come calcio o magnesio.
  • Acque ricche di sali minerali (>1500 mg/l), queste sono usate a scopo terapeutico sotto controllo medico, spesso consigliate per trattare determinate patologie o carenze nutrizionali.

Adrian Vornicu consiglia di scegliere acque con un residuo fisso inferiore a 100 mg/l per il consumo tra i pasti, poiché queste risultano più leggere e assimilabili, simili a quelle presenti nelle regioni alpine, note per la longevità dei loro abitanti. Questo tipo di acqua favorisce un’idratazione più efficace e aiuta a ridurre il carico di minerali in eccesso, che in alcune persone potrebbe causare problemi renali o difficoltà digestive.

Le principali marche di acqua in commercio e il loro residuo fisso

Dopo aver letto i consigli dell’esperto, i lettori potrebbero domandarsi su quali marche e come scegliere l’acqua migliore per la propria salute. Per decidere quale marca acquistare, basterà leggere attentamente l’etichetta, facendo attenzione alla voce residuo fisso, presente per legge su ogni etichetta. Questo parametro può aiutare a determinare quale acqua scegliere in base alle proprie necessità di idratazione e mineralizzazione.

Tuttavia, per facilitare la scelta dell’acqua più adatta alle proprie esigenze, la redazione di Money.it ha elaborato una tabella decrescente con il residuo fisso dichiarato delle marche più note disponibili in Italia.

Acqua Residuo fisso (mg/l)
Acqua Essenziale 2550 mg/l
Acqua Ferrarelle 1290 mg/l
Acqua Lete 860 mg/l
Acqua Uliveto 729 mg/l
Acqua Vitasnella 369 mg/l
Acqua San Benedetto 345 mg/l
Acqua Rocchetta 178 mg/l
Acqua Santa Croce 173.3 mg/l
Acqua Fiuggi 145 mg/l
Acqua Panna 142 mg/l
Acqua Guizza naturale 88 mg/l
Acqua Levissima 80,5 mg/l
Acqua Eva 47 mg/l
Acqua Sant’Anna 44-22 mg/l
Acqua Lauretana 14.4 mg/l

Come si può notare, tra le acque con un residuo fisso inferiore a 100 mg/l troviamo l’acqua Sant’Anna (meno di 50 mg/l), Eva (45 mg/l) e Lauretana (14 mg/l), che risultano tra le più leggere disponibili sul mercato. Secondo l’esperto, queste acque sono particolarmente indicate per il consumo quotidiano, soprattutto tra i pasti, mentre le acque con residuo fisso più elevato possono essere utilizzate per esigenze specifiche, come l’integrazione di minerali dopo l’attività fisica.

La scelta dell’acqua giusta dipende dalle proprie necessità e preferenze personali. Sebbene sia importante mantenere un’idratazione costante durante la giornata, optare per un’acqua con il residuo fisso adeguato può migliorare il nostro benessere e favorire un corretto equilibrio dei minerali nell’organismo. Inoltre, per chi segue particolari regimi alimentari o ha specifiche esigenze di salute, consultare un medico o un nutrizionista può aiutare a trovare la soluzione più adatta alle proprie necessità.

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