Questa startup specializzata in DNA è in fallimento. A rischio i dati di milioni di persone

Violetta Silvestri

27 Marzo 2025 - 05:20

In fallimento l’azienda USA sui test del DNA, promettente startup: cosa ne sarà di milioni di dati genetici? C’è allerta.

Questa startup specializzata in DNA è in fallimento. A rischio i dati di milioni di persone

La startup 23andMe ha dichiarato bancarotta negli Stati Uniti dopo aver dovuto fare i conti con la debole domanda dei suoi kit per i test genetici e con una violazione dei dati nel 2023 che ne ha danneggiato la reputazione.

Le azioni della società sono scese del 50% a 88 centesimi nelle contrattazioni di lunedì dopo che la co-fondatrice Anne Wojcicki, che ha fatto diverse offerte di acquisizione tutte fallite, si è dimessa da CEO.

23andMe non ha detto se ci sono al momento offerenti interessati a rilevare l’azienda mentre è alla ricerca di nuovi acquirenti. La vicenda della bancarotta di questa società ha più di un risvolto allarmante, che non riguarda soltanto l’aspetto finanziario.

Il fallimento di 23andMe non è stato del tutto una sorpresa da un punto di vista di finanze e liquidità in difficoltà. La svolta, piuttosto, ha sollevato preoccupazioni per i 15 milioni di clienti dell’azienda, il cui DNA ora sembra essere nel “limbo” e archiviato in preziosi e sensibili database il suo futuro è incerto.

I funzionari, tra cui il procuratore generale della California Rob Bonta, si sono chiesti cosa sarebbe successo ai dati genetici raccolti da 23andMe, con le policy sulla privacy dell’azienda che affermano che i dati potrebbero essere venduti ad altre aziende.23andMe ha però affermato che il processo di bancarotta non influirà sul modo in cui archivia, gestisce o protegge i dati dei clienti. Sarà così?

23andMe fallisce: da unicorno da 6 miliardi di dollari alla bancarotta

23andMe ha attirato molta attenzione da parte degli investitori quando è stata quotata per la prima volta in borsa tramite uno strumento di acquisizione per scopi speciali (SPAC) gestito dal miliardario Richard Branson, con una valutazione di 3,5 miliardi di dollari nel 2021.

Il suo valore di mercato ha raggiunto il picco a quasi 6 miliardi di dollari con il crescente interesse per i kit per i test del DNA, ma da allora la domanda è diminuita, impattando sui conti e sui progetti futuri.

Nel 2023, inoltre, gli hacker hanno svelato i dati personali di quasi 7 milioni di clienti, infliggendo un duro colpo alla reputazione dell’azienda e aggravandone i problemi di crescita. La violazione ha suscitato allarme tra le persone, preoccupate per la loro privacy e per il modo in cui le aziende di test del DNA gestiscono i loro dati.

Verso la fine dell’anno scorso, 23andMe ha accettato un accordo di risarcimento di 30 milioni di dollari per una causa relativa alla violazione. L’azienda con sede a San Francisco ha inoltre licenziato 200 dipendenti e interrotto lo sviluppo di tutte le terapie in corso.

Cosa accadrà ai dati genetici di milioni di clienti?

23andMe ha affermato che qualsiasi acquirente della società sarà tenuto a rispettare la legge applicabile su come vengono trattati i dati dei clienti.

La società ha concluso almeno 30 accordi con aziende farmaceutiche e biotecnologiche, dandogli accesso al suo database. La maggior parte dei suoi accordi restano non divulgati.

C’è un certo allarme al riguardo. Il procuratore generale di New York Letitia James ha esortato i clienti a proteggere i propri dati alla luce delle crescenti preoccupazioni sulla privacy.

L’incertezza sul futuro dell’azienda e le preoccupazioni sulla potenziale gestione dei dati genetici da parte di un nuovo proprietario hanno spinto gli utenti a eliminare i propri account per tutelare la propria privacy, e molti hanno condiviso istruzioni dettagliate sui social media.

In sostanza, per molti clienti 23andMe, l’azienda detiene due informazioni sensibili: il campione di saliva fornito dall’utente e il profilo genetico dettagliato creato a partire da questo. “I dati genetici non sono solo un po’ di informazioni personali, sono un modello del tuo intero profilo biologico. Quando un’azienda fallisce, questi dati personali sono un bene da vendere con conseguenze potenzialmente di vasta portata, ha dichiarato l’esperto di sicurezza informatica di NordVPN Adrianus Warmenhoven.

Con oltre 15 milioni di clienti, il database genetico di 23andMe è una “miniera d’oro digitale” secondo l’esperto.

23andMe rimarrà operativa durante la procedura fallimentare e l’azienda afferma che i clienti potranno comunque cancellare i propri dati e chiudere i propri account.

La scorsa settimana, il procuratore generale della California, Rob Bonta, ha dichiarato in un avviso ai consumatori che i residenti dovrebbero considerare l’opportunità di far valere i propri diritti e ordinare a 23andMe di cancellare i propri dati e distruggere tutti i campioni di materiale genetico
posseduti dall’azienda.

Bernstein dell’Electronic Privacy Information Center ha affermato che tutti i clienti 23andMe interessati dovrebbero cancellare i propri dati, richiedere che il campione di saliva venga distrutto e revocare qualsiasi autorizzazione concessa per utilizzare le proprie informazioni genetiche a fini di ricerca.

L’azienda ha affermato che la procedura fallimentare non influirà sul modo in cui archivia, gestisce o protegge i dati dei clienti. Il fallimento di 23andMe sta però aprendo un dibattito interessante su un tema finora poco esplorato.

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