La famosa app ha aggiornato i termini di servizio modificando il limite d’età per utilizzarla.
WhatsApp ha aggiornato lo scorso anno i propri termini di servizio e tra le modifiche più importanti troviamo quella al limite d’età, ovvero all’età minima che bisogna avere per poter utilizzare l’app. In caso di età inferiore, in teoria non potreste utilizzare WhatsApp. In teoria perché, come vedremo più avanti nel corso dell’articolo, non esistono verifiche e chiunque può registrarsi segnalando un’età diversa da quella reale.
La famosa app di messaggistica è molto popolare in Italia e si stima che ormai l’80% delle persone la utilizzano per mantenersi in contatto con amici e parenti ma non solo, anche per motivi di lavoro. Viviamo in un’epoca dove l’uso del cellulare avviene molto precoce. Da una ricerca del 2023 si stima che in Italia il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone. Si abbassa sempre di più l’età in cui si possiede o utilizza uno smartphone, con un aumento significativo di bambini tra i 6 e i 10 anni che utilizzano il cellulare tutti i giorni dopo la pandemia: dal 18,4% al 30,2% tra il biennio 2018-19 e il 2021-22.
Se questi bambini così piccoli sono in possesso di uno smartphone quasi certamente sono anche in possesso di WhatsApp. Un qualcosa che non potrebbero fare. Fino allo scorso anno bisognava avere almeno 16 anni per poter utilizzare la famosa app di messaggistica.
Ma con l’aggiornamento dei termini di servizio lo scorso aprile, l’età minima per poter usare WhatsApp è stata abbassata.
WhatsApp vietato ai minori di 13 anni
Il nuovo aggiornamento di WhatsApp, rilasciato ad aprile 2024, ha abbassato l’età minima per l’utilizzo dell’app da 16 a 13 anni in tutta Europa e Regno Unito. Al di sotto di questa soglia, la registrazione e l’uso della piattaforma sono vietati. Le linee guida di WhatsApp specificano che:
- creare un account con informazioni false viola i termini di servizio;
- registrare un account per un utente che non soddisfa il requisito di età minima è lo stesso una violazione.
Tuttavia, questo limite risulta di fatto inefficace. Anche quando l’età minima era 16 anni, i minori riuscivano comunque a creare account, poiché WhatsApp non ha mai richiesto una verifica dell’età in fase di registrazione. L’unico requisito è possedere una SIM, che in Italia può essere intestata anche a bambini di 8 anni.
Per i minori, la normativa prevede l’inserimento del numero di telefono o dell’email dei genitori per l’autorizzazione al trattamento dei dati. Tuttavia, senza un controllo effettivo sull’età dichiarata, è sufficiente inserire una data fittizia per aggirare il vincolo.
Come segnalare una persona che non soddisfa i requisiti di età minima
Un metodo per impedire ai minori di 13 anni di usare WhatsApp esiste: segnalarli direttamente alla piattaforma. Secondo le linee guida, un genitore può aiutare il figlio a eliminare il proprio account se non rispetta i limiti d’età. In alternativa, può inviare una segnalazione all’indirizzo underagereport@support.whatsapp.com.
Nella segnalazione vanno fornite:
- Prova della proprietà del numero WhatsApp, ad esempio una copia di un documento d’identità ufficiale corrispondente al nome sulla bolletta telefonica;
- Prova della patria potestà, come un certificato di nascita o di adozione;
- Prova della data di nascita del minore, tramite certificato di nascita o adozione.
Se WhatsApp verifica in modo ragionevole che l’account appartiene a un utente sotto l’età minima, provvederà a disattivarlo.
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