Questi 3 eventi stanno per sconvolgere il settore tech. E le Borse

Violetta Silvestri

09/09/2023

Settore tech sotto i riflettori: terremoto in vista con 3 eventi cruciali che stanno per sconvolgere gli investitori sempre più interessati alle azioni di colossi quali Google, Apple, Arm.

Questi 3 eventi stanno per sconvolgere il settore tech. E le Borse

Se è vero che il settore tech ha dominato la scena delle Borse finora, la prossima settimana potrebbe accadere di tutto: ci sono almeno 3 eventi cruciali che possono sconvolgere investitori e azionisti del comparto tecnologico.

Tra rischi e opportunità, ecco cosa monitorare attentamente dall’11 al 15 settembre: Apple, Google, la società di chip Arm Holdings saranno protagoniste assolute della finanza globale, con un potenziale terremoto a soprendere i listini.

1. Apple e il lancio di iPhone 15

Martedì 12 settembre, Apple terrà il suo evento annuale dedicato alle novità autunnali, soprannominato quest’anno “Wonderlust”. L’evento sarà quasi certamente incentrato sul debutto dell’iPhone 15.

Nessuno si aspetta una revisione importante dell’iPhone, ma ci saranno processori aggiornati, fotocamere migliorate, una cornice più sottile e alcune altre modifiche. Si prevede che i prezzi aumenteranno rispetto ai livelli di iPhone 14. I rialzisti stimano un aumento delle vendite di iPhone con clienti che vogliono cambiare i loro vecchi telefoni.

Tuttavia, ci sono motivi per preoccuparsi e che potrebbero scuotere il titolo e il settore in Borsa.

La spesa dei consumatori è tutt’altro che solida e le vendite di telefoni cellulari sono in calo da molti mesi. Secondo Counterpoint Research, le spedizioni globali di smartphone sono diminuite del 9% nel trimestre di giugno rispetto a un anno fa. Nel frattempo, Apple deve affrontare doppi problemi in Cina, dove il nuovo smartphone Huawei Mate 60 Pro sembra prendere quota da Apple. Peggio ancora, il Wall Street Journal ha riferito la scorsa settimana che la Cina ha vietato l’uso di iPhone e altri telefoni di marca straniera da parte di funzionari governativi.

L’analista di Morgan Stanley Erik Woodring sostiene che il calo del 6% delle azioni Apple a causa dei timori sulla Cina è eccessivo. Ma nota che le preoccupazioni del mercato vanno oltre il destino dell’iPhone 15.

“La Cina potrebbe essere sulla strada per diventare più nazionalista, una mossa che metterebbe a rischio oltre 30 miliardi di dollari di profitti operativi, ...”, secondo l’esperto. Il lancio di iPhone 15 sarà quindi seguito con interesse.

2. Google a giudizio

Tre anni fa, il Dipartimento di Giustizia Usa ha citato in giudizio Google, sostenendo che detiene un monopolio illegale nel mercato della ricerca su Internet.

Martedì prossimo il caso verrà processato presso il tribunale federale di Washington, DC. Nella sua denuncia del 2020, il governo ha affermato che Google ha utilizzato “tattiche anticoncorrenziali” per mantenere ed estendere la sua posizione quasi monopolistica nella ricerca su Internet e nella pubblicità associata alla ricerca. Google ha definito la causa “profondamente viziata”.

Cosa può succedere? Il tribunale potrebbe imporre la fine del rapporto esclusivo tra Apple e Google, spingendo la Mela morsicata a sviluppare il proprio motore di ricerca. Il punto chiave è che Google è fornitore di ricerca per iPhone Apple e il suo browser Safari. Qualsiasi tentativo di districare la connessione potrebbe essere un vantaggio per Microsoft, che gestisce il motore di ricerca Bing.

3. Ipo per la società chip Arm Holdings?

Il Gruppo SoftBank ha acquistato la società di progettazione di chip Arm Holdings nel 2016 per 32 miliardi di dollari. Nel 2021, SoftBank ha acconsentito di vendere Arm a Nvidia per 40 miliardi di dollari in contanti e azioni, prima che l’accordo fallisse sotto il controllo delle autorità di regolamentazione.

SoftBank ha quindi immediatamente iniziato a fare piani per un’offerta pubblica iniziale. La scorsa settimana, Arm ha fissato una fascia di prezzo compresa tra 47 e 52 dollari per azione per l’accordo in sospeso, il che implica una valutazione di circa 50 miliardi di dollari. Il prezzo dell’Ipo è previsto mercoledì sera, con le negoziazioni di Arm sul Nasdaq che inizieranno giovedì.

Le speranze di valutazione di SoftBank sono ambiziose. Lo scorso anno i ricavi di Arm sono rimasti stabili, pari a 2,7 miliardi di dollari. Il limite superiore della fascia di prezzo implica una valutazione pari a quasi 20 volte i ricavi finali, superiore a quella di quasi tutte le altre società tecnologiche.

E c’è un jolly secondo gli esperti: il ruolo enorme che la Cina gioca nel destino di Arm, che dipende ancora più dal dragone rispetto ad Apple, rappresentando il 25% delle sue entrate. I rischi legati alla Cina occupano tre pagine intere nel prospetto dell’IPO di Arm.

Non c’è dubbio, Arm è un attore cruciale nel mercato globale dei chip: quasi tutti gli smartphone utilizzano un chip progettato dalla società. Ma l’esposizione di Arm alla Cina potrebbe innervosire gli investitori. Il rischio maggiore è che un risultato debole per l’IPO possa impedire ad altre società tecnologiche di quotarsi in borsa quest’anno.

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