La sua superficie supera quella di Spagna, Francia, Germania e Ucraina messe insieme. Ecco dove si trova.
A livello di grandezza di superficie questa nazione è undicesima al mondo. Viene paragonata ad una piccola Europa perché supera Spagna, Francia, Germania e Ucraina messe insieme. Si trova in Africa dove è al secondo posto dopo l’Algeria. Stiamo parlando della Repubblica Democratica del Congo, una nazione enorme, piena di ricchezze ma alle prese con un’instabilità politica che porta ogni anno milioni di abitanti ad andare via. Conosciamola meglio.
Un paese da 99 milioni di abitanti
La Repubblica Democratica del Congo si estende su una superficie di 905.000 miglia quadrate ed è grande quasi come mezza Europa. Ci vivono 99 milioni di persone e la maggior parte vive nei dintorni della capitale del paese: Kinshasa. Kinshasa ospita 17 milioni di abitanti, quasi quanto la città di New York.
Una nazione enorme con i due terzi del paese coperti dalla foresta pluviale che è la seconda più grande al mondo dopo l’Amazzonia. La maggior parte delle persone vive in zone rurali e nella povertà assoluta. Eppure la Repubblica Democratica del Congo è una nazione ricca di potenzialità. Ha ingenti risorse di rame, cobalto e diamanti. Le sue foreste pluviali sono fondamentali per la biodiversità e come pozzo di carbonio.
Nonostante queste ricchezze, lo sviluppo del paese è fortemente influenzato dalla mancanza di infrastrutture, dalla violenza persistente e dalla povertà diffusa. Dal 1960, anno in cui La RDC ha ottenuto l’indipendenza dal Belgio, corruzione e instabilità politica hanno minato la tranquillità di chi ci vive.
Un report dello scorso anno dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha documentato 6,9 milioni di sfollati. Un numero che in questo 2024 è destinato ad aumentare. Sopratutto la parte Nord Orientale del paese è molto instabile dove diversi gruppi ribelli lottano da anni per il controllo dell’area. E da lì sono milioni le persone che abbandonano le proprie case per scappare.
Uno dei gruppi più temuti è l’M23, che secondo i rapporti delle Nazioni Unite è supportato dal Ruanda e negozia con il governo del Congo per degli accordi politici. Il gruppo ribelle è in lotta con le Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda che dal 1994 dopo il genocidio di Kigali, hanno preso il controllo di una vasta area congolese che confina con Ruanda e Uganda, spingendo oltre mezzo milione di persone a fuggire dalle proprie case.
Una situazione disastrosa da un punto di vista umanitario. Si continua a combattere con una violenza senza fine e con la popolazione allo stremo. A maggio di quest’anno c’è stato anche un tentativo di colpo di stato da parte del leader congolese Christian Malanga. L’attacco avvenne nei pressi del palazzo presidenziale del ministro congolese Vital Kamerhe. Secondo alcune fonti, a partecipare all’attacco anche alcuni cittadini di nazionalità statunitense vestiti con divise militari. Il colpo di stato non è poi riuscito.
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