Questo Paese europeo aumenta il limite di velocità sulle autostrade a 150 km/h. Ecco dove e a che punto è l’Italia.
La rinnovata attenzione alla sicurezza della circolazione stradale richiede misure stringenti e severe per ridurre gli incidenti o comunque limitarne le conseguenze. D’altra parte, le esigenze moderne impongono una riflessione sulle restrizioni, affinché non limitino eccessivamente gli spostamenti. Non tutti gli Stati dell’Unione europea sono concordi sulle strategie da adottare. Così, questo Paese aumenterà il limite di velocità sulle autostrade a 150 km/h, mentre in Italia il dibattito sull’argomento imperversa da anni. I vantaggi di limiti più elastici sarebbero riconducibili - studi alla mano - al risparmio di tempo. Il risultato finale potrebbe però essere un effetto a catena che renda i viaggi più pratici e appetibili anche dal punto di vista commerciale e turistico.
Se, però, è impossibile quantificare oggi il possibile impatto economico, non è altrettanto complesso individuare i rischi. L’aumento di incidenti stradali e soprattutto della forza degli impatti occupa il podio tra i contro. C’è però da dire che ogni Paese fa le proprie valutazioni a seconda delle circostanze specifiche. Con i differenti Codici stradali, la conformazione delle strade a dir poco eterogenea e le abitudini variopinte è normale che sul territorio europeo ci siano regole tanto diverse. L’aumento dei limiti di velocità in autostrada, peraltro, non rappresenta un caso isolato, ma anzi allunga la lista di posti con limiti autostradali più permissivi rispetto all’Italia.
Questo Paese europeo aumenta il limite di velocità sulle autostrade a 150 km/h
Il limite di velocità sulle autostrade sale a 150 km/h in Repubblica Ceca, già a partire dall’estate. La decisione non arriva del tutto inaspettata, visto che anche in Repubblica Ceca il dibattito sull’aumento dei limiti in autostrada imperversa da anni. Ora è stata finalmente presa una decisione, ma prima che sia davvero compiuta bisogna attendere gli esiti del progetto sperimentale. Il cambiamento dei limiti si riferisce infatti soltanto al tratto della D3, tra Tábor e České Budějovice.
Proprio in questo punto i limiti di velocità saliranno a 150 km/h, con le dovute precauzioni per far fronte ai pericoli. Il limite sarà comunque inferiore in caso di condizioni meteorologiche avverse o intenso traffico, per non pregiudicare la viabilità e la sicurezza. Il ministro dei Trasporti ceco Martin Kupka intende prendere come riferimento questa prima novità per valutare sia la percezione dei cittadini sia l’impatto sugli incidenti. In caso di successo, il limite di 150 km/h dovrebbe dunque essere esteso ad altri tratti autostradali considerati idonei, presumibilmente verso la fine dell’anno.
Limite a 150 km/h sulle autostrade italiane
Come anticipato, l’Italia si interroga da tempo sull’opportunità di innalzare i limiti di velocità in autostrada. In effetti, il Codice della strada ammette l’aumento a un massimo di 150 km/h sulle autostrade che possiedono le seguenti caratteristiche:
- 3 corsie;
- almeno 1 corsia di emergenza per ogni senso di marcia;
- caratteristiche idonee del tracciato;
- installazione di sistemi omologati di rilevazione della velocità media.
Naturalmente, devono essere preventivamente installati i segnali appositi, prendendo in considerazione le condizioni meteorologiche prevalenti, i dati di incidentalità degli ultimi 5 anni e l’intensità del traffico. È inoltre necessario prevedere opportune eccezioni per le situazioni di rischio. La valutazione in merito spetta all’ente proprietario della strada, attenendosi alla legge e affidandosi ai tecnici, che non è in ogni caso tenuto all’incremento dei limiti.
Si tratta semplicemente di una facoltà, come sottolineato in più occasioni dalla Corte di Cassazione, che non obbliga ad aumentare i limiti. Gli interventi degli specialisti hanno finora dissuaso questa pratica, ma soprattutto interventi normativi più ampi, evidenziando controindicazioni in termini di inquinamento, consumi e incidenti. Ragionevolmente, considerata la severità della riforma del Codice della strada, non ci sono novità simili che interessano gli italiani. Ciò non toglie che limiti più accomodanti non si stiano rivelando funzionali altrove, per esempio in Germania e in Olanda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA