Questo tessuto sostituisce l’aria condizionata, abbassa la temperatura di 9 gradi

Luna Luciano

5 Luglio 2024 - 23:36

È stato realizzato un nuovo tessuto in grado di abbassare la temperatura e che presto potrebbe sostituire i condizionatori, ecco come, cos’è e come funziona.

Questo tessuto sostituisce l’aria condizionata, abbassa la temperatura di 9 gradi

Sembra ormai impossibile immaginare un’estate senza più soffrire il caldo torrido all’aperto o al chiuso senza condizionatori o ventilatori. Eppure, questo potrebbe presto diventare realtà grazie a un innovativo tessuto di raffreddamento sviluppato da ricercatori dell’Università di Chicago.

Un’invenzione che potrebbe in poco tempo sostituire l’aria condizionata. Infatti, come spiegato dagli stessi ricercatori questo tessuto potrebbe diventare il nuovo rivestimento per edifici veicoli o persone.

L’ideazione di questo nuovo materiale potrebbe essere una soluzione permanente per l’aumento generale delle temperature a causa del cambiamento climatico. Uno dei problemi collaterali al riscaldamento globale è il fatto che, per sfuggire al caldo, le persone ricorrano sempre più all’uso massiccio dei condizionatori, che a loro volta consumano molta energia, aumentando la produzione di gas serra.

Per tale ragione, da anni, scienziati e ingegneri di tutto il mondo sono alla ricerca di innovazioni tecnologiche indossabili in grado di raffreddare il corpo, oppure, da integrare direttamente nell’abbigliamento che indossiamo. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova scoperta e come un tessuto potrà sostituire l’aria condizionata.

Questo tessuto sostituisce l’aria condizionata: come è possibile?

Come rivelato in un articolo recentemente pubblicato su Science, un gruppo di ricercatori alla Chicago University ha sviluppato un nuovo tipo di tessuto di raffreddamento che può essere adoperato per fabbricare nuovi vestiti.

Nei test effettuati sotto il sole cocente dell’Arizona, il materiale è rimasto 8,9 °C più freddo della seta. Un grande risultato che potrà aiutare le persone a sopportare il caldo e l’aumento delle temperature, mentre la scienza tenterà di capire come “ridurre le emissioni di carbonio e rendere le nostre città carbon negative o neutre”, come spiegato dal professore Po-Chun Hsu. I tessuti rinfrescanti sono sembrati la soluzione al caldo più ovvia ma quanto mai complessa.

I tessuti rinfrescanti, adoperati abitualmente da chi pratica sport all’aria aperta, infatti, sono tessuti a banda larga progettati per riflettere la luce diffusa. Tuttavia, in città questo non risolve il problema, in quanto oltre al calore del sole, bisogna considerare l’elevato aumento termico che deriva dall’asfalto e dagli edifici. Infatti, come spiegato dal team di scienziati, il 97% della superficie del corpo umano è riscaldato da radiazioni termiche che non provengono dal sole ma dall’ambiente circostante, come l’asfalto.

Pertanto, la sfida principale per i ricercatori è stata quella di progettare un nuovo tipo di elemento tessile che rispondesse a entrambe le esigenze, quella di riflettere le radiazioni solari (luce visibile a occhio nudo) e le radiazioni termiche (raggi infrarossi): due lunghezze d’onda ben diverse. Per far ciò gli esperti hanno dovuto progettare un materiale che avesse due proprietà ottiche contemporaneamente, giungendo a realizzare un tessuto che riesce ad abbassare la temperatura di 9°C rispetto all’ambiente circostante.

Caldo estremo, ecco come il tessuto sostituirà l’aria condizionata

Il tessuto rinfrescante progettato dall’Università di Chicago potrà essere impiegato non solo per realizzare nuovi vestiti, ma anche per coprire edifici e automobili per ridurre significativamente la temperatura interna.

Gli scienziati hanno ammesso di vedere un grande potenziale nel materiale creato per ridurre il consumo di aria condizionata. Infatti, sono già in corso i lavori su una versione più spessa, protetta da uno strato invisibile di polietilene, per rivestire veicoli ed edifici. Ciò ridurrebbe le temperature interne senza consumare energia. La speranza degli esperti è che questo tessuto possa essere impiegato anche nel settore alimentare, per creare sacchetti e scatole per il trasporto di alimenti freschi, che si deteriorerebbero a causa del calore.

Nonostante ci sia ancora del lavoro da fare, dunque, questo tessuto rappresenta un passo importante verso un futuro più fresco e sostenibile. L’invenzione potrebbe avere un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana, aiutandoci a combattere il caldo e a ridurre l’impatto ambientale dell’aria condizionata.

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