IPO Aston Martin: i dettagli

C. G.

03/10/2018

I dettagli sull’IPO di Aston Martin, che a giorni sbarcherà in Borsa, sul London Stock Exchange

IPO Aston Martin: i dettagli

I dettagli sull’IPO di Aston Martin continuano ad attirare l’attenzione dell’intero mercato automotive.

Esattamente come confermato diverse settimane fa, più precisamente sul finire di agosto, la società sbarcherà in Borsa lunedì 8 ottobre ed entrerà ufficialmente a far parte del London Stock Exchange.

Le iniziali indiscrezioni sull’IPO di Aston Martin, iniziate a circolare in piena estate, sono state confermate lunedì 10 settembre dalla stessa azienda, che si è detta pronta a mirare ad un flottante minimo del 25% e all’inserimento negli indici Ftse Uk.

Alla guida della società ci sarà una donna. Dopo anni di uomini al vertici, Penny Hughes ricoprirà finalmente il ruolo di presidente. Oggi, a meno di una settimana dallo sbarco in Borsa, i dettagli sull’IPO di Aston Martin sono stati finalmente rivelati in tutta la loro completezza.

IPO Aston Martin: i dettagli

La quotazione di Aston Martin valorizzerà la lussuosa azienda britannica circa 4,33 miliardi. Inizialmente la società aveva parlato di una forchetta di prezzo compresa tra 17,5 e 22,5 miliardi di sterline, un range che si è successivamente ristretto a 18,5-20 miliardi di sterline.

Il prezzo definitivo di 19 sterline, porterà la valutazione del gruppo su quota 4,33 miliardi. Gli azionisti di Aston Martin, ancora secondo i dettagli dell’IPO, venderanno il 25% e incasseranno circa 1,08 miliardi in quella che sarà ricordata come una pietra miliare nella storia della società, per utilizzare le parole del capo esecutivo Andy Palmer.

Dopo mesi di discussioni durante i quali Aston Martin è stata indecisa tra la Borsa di New York e quella di Londra, sul finire dell’estate è arrivata l’ufficialità. La casa automobilistica di lusso sbarcherà sul mercato di Sua Maestà.

“Quando ho iniziato nel 1979 c’erano molte società automobilistiche britanniche, ma nel corso della mia carriera sono scomparse. Il settore nel Regno Unito oggi è in buone condizioni, ma la aziende sono possedute da stranieri. Ora avremo di nuovo una società britannica indipendente,”

ha affermato tempo fa Palmer.

Se l’IPO andrà a buon fine, Aston Martin diverrà la prima società automobilistica britannica a quotarsi a Londra dopo gli anni di astinenza che hanno fatto seguito alla vendita estera di Jaguar, Bentley e Rolls-Royce.

Deutsche Bank, Goldman Sachs e JP Morgan ricopriranno il ruolo di Joint Global Coordinators dell’operazione e saranno affiancati da dai joint book runners Merrill Lynch, Credit Suisse, Hsbc e Unicredit, oltre che dai co-lead manager Ci Capital, Numis, Houlian e Mediobanca. Lazard ricoprirà invece il ruolo di advisor finanziario unico.

Stando ai dettagli dell’IPO di Aston Martin, il piano prevederà anche una svendita secondaria da parte degli azionisti esistenti, principalmente gruppi di private equity italiani e del Kuwait, con un flottante di almeno il 25%.

Ad oggi l’azionariato di Aston Martin è così composto:

  • Investindustrial di Bonomi: 37,5% e 50% dei diritti di voto
  • I due fondi kuwaitiani: 54,5%
  • Il management: 3%
  • Mercedes-AMG: 5% circa

Un enorme banco di prova

L’IPO e la quotazione di Aston Martin saranno un enorme banco di prova, necessario a testare il sentiment degli investitori nel pieno del ciclone Brexit, anche se per Andy Palmer il divorzio avrà un impatto soltanto limitato sulla società. Non dimentichiamo, però, che la stessa importa circa due terzi della sua componentistica dall’Europa.

Mercoledì 29 agosto, il gruppo ha presentato il proprio documento di registrazione alla Financial Conduct Authority britannica, un requisito fondamentale per le aziende che vogliono quotarsi in Borsa.

Dopo aver reso noti i dettagli definitivi di un’IPO che non è riuscita a sorpassare Ferrari, Aston Martin sbarcherà in Borsa lunedì 8 ottobre. Il London Stock Exchange è pronto ad accoglierla.

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