Dopo il dato sul PIL giapponese del quarto trimestre 2019, Philippe Waechter, Chief Economist di Ostrum Asset Management (Gruppo Natixis IM), ha evidenziato come il dato sulla crescita del Paese del Sol Levante per il 2020 sarà probabilmente in territorio negativo
A inizio settimana, è stato diffuso il dato relativo al PIL del quarto trimestre 2019 del Giappone. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno, il Prodotto Interno Lordo del Paese del Sol Levante ha segnato un brusco calo del 6,3% su base annua e dell’1,6% su base trimestrale.
La lettura, che ha deluso le attese degli analisti, è stata la peggiore dal secondo trimestre del 2014 e il primo calo in 5 trimestri. Tra il 2014 e il 2019 c’è un’attinenza in comune: l’incremento dell’IVA. Nel 2014, l’aliquota è stata portata dal 5% all’8%, mentre a ottobre 2019 è stata portata al 10%.
“Nel secondo trimestre del 2014 il Pil scese del 7,4% su base annua. Il minore potere d’acquisto implicito nell’aumento dei tassi spinse verso l’alto la spesa durante il mese precedente al rialzo e, subito dopo l’aumento, la spesa subì una significativa flessione. Nel 2014 e nel 2019 la storia è stata identica”, sostiene Philippe Waechter, Chief Economist di Ostrum Asset Management (Gruppo Natixis IM).
Giappone: timori per una recessione
Secondo l’esperto, la differenza tra il dato del 2014 e l’ultimo deriva dal contributo delle scorte, che sei anni fa fu molto evidente, con il Governo del Paese che non si occupò di compensare l’effetto negativo della crescita dei tassi con un forte aumento della spesa pubblica.
Il Chief Economist di Ostrum Asset Management si sofferma inoltre sul contributo positivo delle esportazioni nette, il quale riflette il calo sia dell’import che dell’export. “Il contributo delle importazioni è quindi positivo e maggiore in valore assoluto rispetto al contributo negativo delle esportazioni”.
“In altre parole, con una domanda interna debole e una forte incertezza in termini di commercio mondiale, non possiamo aspettarci una rapida ripresa in Giappone, con un dato sulla crescita probabilmente in territorio negativo nel 2020”, chiosa Waechter.
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